Sisto V in soli 5 anni di pontificato (1585-1590) lasciò un’impronta significativa a Roma, ridisegnandola urbanisticamente e riorganizzando il sistema economico con tale tenacia da essere definito “er papa tosto”.
In seguito alla morte di Gregorio XIII nel 1585 il conclave elesse Felice Peretti all’unanimità. Aveva 64 anni e con il nome di Sisto V si accinse a far rinascere Roma, con un importantissimo piano di rigenerazione urbana, mezzo secolo dopo il devastante Sacco dei Lanzichenecchi. Avviò radicali lavori di ristrutturazione urbana tra cui il riutilizzo degli acquedotti, affidando le opere a Domenico Fontana dando luogo all’ Acquedotto Felice. Realizzò un piano di sviluppo urbano articolato dalla basilica di S.Maria Maggiore con un asse che la congiungeva con Trinità dei Monti: la “strada Felice” che includeva le odierne via Sistina, via delle Quattro Fontane e via Depretis. Furono costruite altre rettilinee, come quella dal Laterano al Colosseo e decisiva fu l’idea di erigere obelischi nei punti prospettici. Sisto V concepì anche il progetto di ricostruire il Palazzo del Laterano e si impegnò nell’ampliare quella che divenne la nuova residenza dei papi a Monte Cavallo. E’ nel Quirinale che visse i suoi ultimi giorni.
Con Carlo Infante e Giorgio Fabretti