Un’atipica coppia napoletana vive in un basso. Ogni giorno il risveglio è sempre uguale, quasi non si distingue un giorno dall’altro. Lei è Lina. Lui è Lello. Lei è clinicamente sana ma paralizzata su di una sedia, impossibilitata al movimento. Lui, visibilmente malato, può ancora muoversi e si occupa delle faccende di casa. Lei sta tessendo un vestito, lui ne tira le fila. I fili di questo vestito si ingarbugliano in una matassa che tiene lei imprigionata su quella sedia, mentre lui compone una ragnatela, legando questi fili alle estremità della casa. Il ricordo e la memoria sono gli unici motori che spingono il tempo a passare. Lei però è paradossalmente piena di vita. Riempie ogni vuoto con parole, parole e parole. Lui, al contrario, è assente, vuoto. Il tempo, faticosamente, passa. E un’altra felicissima giornata comincia.
Il programma potrebbe subire variazioni