Una scrittura scenica che indaga l’immaginario esploso delle nostre infanzie e i riti d’iniziazione alla vita adulta, in cui la crescita è un trauma e il principio di realtà è il mostro che ci divora. Partendo dalle suggestioni del Peter Pan di Barrie, entriamo in un mondo-isola in cui il tempo ha natura granulare: passato, presente, futuro coesistono, tutte le possibilità racchiuse in un istante. Quattro adolescenti esplorano un albergo in rovina, un non-luogo di un’Italia di provincia, che è anche una laguna dei pirati, o una casa sull’albero nel mezzo del niente. P. detta il ritmo delle invenzioni – un movimento frenetico che corre sul posto. Ma ogni gioco che si protrae all’infinito prima o poi svela il suo volto perturbante. La gioventù è un mito che urta contro il muro del tempo.
Il programma potrebbe subire variazioni