Illustrazione di Marta Dal Prato
Un palco alimentato a pedali, con un cast d’eccezione: Têtes de Bois, Alessandro Mannarino, El Grito Circo contemporaneo all’antica, Andrea Calabretta, Paolo Locci, Ascanio Celestini, Alessandra Vanzi, Valentina Carnelutti, Marino Sinibaldi, Miguel Gotor, Marco Delogu, Giulio Cederna, Mohamed Keitha, Fabio Magnasciutti, gli alunni dell’Istituto Mazzini con il Prof. Enrico Castelli Gattinara.
Il 28 ottobre meglio regolarele lancette dell’orologio. Perché un manipolo di uomini vestiti di nero, un secolo fa, hanno innestato la marcia indietro sul quadrante della storia. E, violenti e impettiti, hanno calpestato sogni, speranze e bellezza.
Cento anni dopo. Controstoria di un anniversario. Un viaggio leggero, attento e informato. Ma tutto al contrario. Anche a misura di bambini. La Retromarcia su Roma porta nei luoghi di quella tragicapagina della storia l’”invece” che non c’è stato. I colori della fantasia che sono stati imbrattati di nero.
Questo anniversario che turba i sonni. Il centenario di un goffo gesto evitabile, un angolo retto della storia, un falso plebiscito estorto con la forza nella stanchezza di un popolo appena uscito da una guerra. Si vuole sottolineare quel giorno, non rimuoverlo; metterlo in mezzo alle cose belle del mondo, tra le immagini degli artisti, degli acrobati, dei poeti, dei fotografi, degli inventori, degli esploratori, dei sogni dei bambini. Ribaltare e stupire. E vedere l’effetto che fa. Si sarebbero potuti contrapporre vessilli e inni antifascisti alla goffaggine della Marcia su Roma (altri magari lo faranno), si è scelto il linguaggio dell’incanto e della vita che regala opportunità straordinarie. Una scelta antifascista, dalla parte della felicità.
Vieni in bicicletta e aiutaci ad alimentare il palco a pedali che darà vita allo spettacolo.
Il programma potrebbe subire variazioni