La visita si inserisce nel ciclo di incontri dedicati alla mostra 1932 L’elefante e il colle perduto, è dedicata, in particolare, ai dipinti di Maria Barosso e Odoardo Ferretti esposti in mostra.
A rendere con la loro arte lo sbancamento della Velia e gli ultimi istanti di vita del giardino di Villa Rivaldi il Governatorato di Roma chiamò alcuni artisti, tra i quali spiccano Maria Barosso (Torino, 1879-Roma, 1960) e Odoardo Ferretti (Roma, 1871-1941). L’incarico fu loro affidato in base a una prassi diffusa in quel periodo: si riteneva infatti che la pittura fosse decisamente più adeguata rispetto alla fotografia – considerata un semplice metodo meccanico di riproduzione di immagini – a rendere con occhio d’artista la malinconia di scorci della città che stavano per scomparire, ad attestare il fervore dei lavori in corso e a documentare in maniera appropriata i frequenti rinvenimenti di antichità.
Il programma potrebbe subire variazioni