Dedicato a Rocco Chinnici, giudice pioniere dell’antimafia, assassinato con una fiat 126 imbottita di tritolo. Rocco Chinnici è un personaggio poco conosciuto da chi non ha vissuto nella sua epoca. Fu il primo ad affermare che per combattere la mafia bisognasse colpirla negli affari economici; fu il primo ad intuire l’unitarietà e l’interdipendenza fra tutte le famiglie mafiose e conseguentemente, l’interconnessione dei grandi delitti di mafia; fu il primo a modificare radicalmente il metodo di lavoro dei magistrati, cercando di affrontare unitariamente l’esame del fenomeno; chiamò a lavorare con lui Borsellino e Falcone; istituì quello che, solo dopo la sua morte, prenderà il nome di POOL ANTIMAFIA; ideò un metodo di lavoro apprezzato e ripreso anche dall’FBI; fu il primo a portare la sua testimonianza nelle scuole, a parlare direttamente ai ragazzi, convinto che educare le giovani generazioni ad una nuova coscienza, fosse l’unica arma per costruire un futuro migliore. Fu ucciso dalla prima autobomba piazzata da Cosa nostra, il 29 luglio 1983.
Il programma potrebbe subire variazioni