La data di apertura della mostra coincide con l’anniversario del grande terremoto e del grande tsunami del 2011 e lo spazio museale che la ospita è oltremodo congeniale, in quanto il Museo delle Mura ha sede nella Porta San Sebastiano, una delle più grandi e meglio conservate all’interno delle Mura Aureliane.
La mostra contiene quarantadue fotografie di vario formato, scattate prevalentemente nelle città e nei dintorni di Kesennuma e Rikuzen Takata, ed è tematicamente suddivisa in più categorie.
Una parte è dedicata all’impatto architettonico dei bōchōtei, muri imponenti, di varia dimensione, forma e struttura, che incombono brutalmente sulle vite degli abitanti, con effetti anche spettacolari e talvolta persino estetici.
Un’altra sezione della mostra illustra le attività lavorative a cui la popolazione residente è dedita, con un’economia locale basata quasi interamente sulla pesca e sulla lavorazione del pescato. Particolare importanza assume il porto peschereccio di Kesennuma, distrutto dallo Tsunami e poi risorto. Una serie di fotografie è dedicata alla vita quotidiana degli abitanti in città che hanno vissuto un drammatico tempo zero e sono poi coraggiosamente ripartite
Il programma potrebbe subire variazioni