Gianfranco Capitta incontra sul palco del Teatro del Lido un protagonista del teatro europeo contemporaneo.
Enzo Moscato è tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana con un teatro scritto e interpretato in forme coraggiosamente inconsuete; una lingua arcaica e modernissima, un plurilinguismo tutto suo che lo hanno imposto all’attenzione della critica e del pubblico non solo italiani. È considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti nei grandi autori e compositori napoletani ed internazionali, come Artaud, Genet, i poeti maledetti di fine secolo e Pasolini. Moscato ha al suo attivo una carriera di oltre quarant’anni di teatro scritto e interpretato all’insegna di una galassia, febbrile e caotica, di lingue e d’invenzioni sceniche che ha, sin dall’inizio, attirato su di sé l’interesse, lo studio, la curiosità del pubblico e della critica, nazionali e non, costellando un percorso artistico tra i più originali e anomali del panorama teatrale italiano, fitto di numerosi e prestigiosi premi o riconoscimenti.
A seguire, la proiezione di Rasoi, diretto da Mario Martone, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Enzo Moscato del 1991, ed interpretato da Toni Servillo e dallo stesso Moscato. Nel film, sullo sfondo di una Napoli simbolica e surreale, si muovono figure di ogni sorta, capaci di rappresentare al meglio la cultura partenopea di ieri, di oggi e di domani.
Il programma potrebbe subire variazioni