GABRIELE COEN “Sephardic Beat”

GABRIELE COEN “Sephardic Beat”

Il multistrumentista presenta l'ultimo progetto alla testa di un nuovissimo quintetto

Nell'ambito di Casa del Jazz | Stagione 2022-2023

11.05.2023 ORE 21:00 Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55
Municipio I

Informazioni

GABRIELE COEN SAX TENORE E SOPRANO, CLARINETTO
ALESSANDRO GWIS PIANOFORTE, ELETTRONICA
ZIAD TRABELSI UD, VOCE
MARIO RIVERA BASSO ACUSTICO
ARNALDO VACCA  PERCUSSIONI,VOCE

Dopo le uscite discografiche con la Tzadik Records di John Zorn, il multistrumentista romano questa volta ha inciso il suo ottavo lavoro da solista (terzo cd per Parco della Musica Records) alla testa di un nuovissimo quintetto in cui il repertorio tradizionale sefardita viene riproposto nell’ottica della moderna improvvisazione jazzistica in un progetto davvero unico e originale. E lo presenta dal vivo alla Casa del Jazz,nei cui studi è stato registrato.Il sound del gruppo viene forgiato dalla presenza dell’ud e della voce di Ziad Trabelsimembro storico dell’Orchestra di Piazza Vittorio; Il pianoforte e il live electronics di Alessandro Gwis, fondatore degli Aires Tango e grande esperto di Latin Tinge, le percussioni e la voce di Arnaldo Vacca, probabilmente il più grande percussionista italiano; il basso di Mario Rivera, fondatore degli Agricantus e depositario della musica mediterranea.

Sefarad  è il nome con cui gli ebrei chiamavano la Spagna ed è da qui che incomincia il nostro viaggio. Quattordici secoli in cui la cultura sefardita poté progredire a contatto prima con la cristianità e poi, a partire dal 700, anche con l’Islam. Le caratteristiche più peculiari della musica sefardita risalgono alla loro origine spagnola, medioevale e rinascimentale. Nella sua struttura melodica sono presenti tracce arcaiche, si conservano cadenze e forme in uso nella musica dei menestrelli dell’occidente cristiano. Si trovano inoltre nella musica sefardita alcuni dei più importanti parametri che caratterizzano i sistemi musicali islamici: scale, ornamenti, microintervalli, improvvisazioni guidate, stile interpretativo, basti pensare alle assonanze con la tradizione arabo andalusa. 

GABRIELE COEN
 
Sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, Gabriele Coen si dedica da trenta anni  all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europeaGià fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico – con cui ha inciso  6 dischi per l’etichetta CNI, nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica. Nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori di cui due per la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn, la Tzadik Records. Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera  diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini. Dal 2013 Gabriele Coen ha fondato un nuovo quintetto a suo nome con cui, dopo gli omaggi a Kurt Weill e John Zornpropone un originalissimo omaggio a Leonard Bernstein, uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. A gennaio 2020 è uscito il loro cd “Leonard Bernstein Tribute” per la rinomata etichetta Parco della Musica Records.

“Gabriele Coen è compositore e interprete di uno dei più entusiasmanti esempi di Nuova musica ebraica, capace di combinare una profonda conoscenza e un sincero rispetto per la tradizione, con un eccezionale intuito comunicativo e sensibilità immaginifica. All’avanguardia, eppure fermamente radicato nella tradizione, i suoi progetti esprimono passione, integrità e un’impeccabile arte interpretativa.”  John Zorn

Il programma potrebbe subire variazioni

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