Ancora un appuntamento per la rassegna TBQLetteraturaDuemila, progetto del Teatro Biblioteca Quarticciolo, in collaborazione con Biblioteche di Roma. Giovedì 28 giugno alle ore 19 negli spazi della Biblioteca Quarticciolo la giornalista curatrice della rassegna, Francesca De Sanctis, incontra Mauro Covacich, in occasione della recente pubblicazione del nuovo romanzo L’avventura terrestre per La nave di Teseo.
Un libro che colpisce, ricco di contenuti introspettivi, con cui lo scrittore e giornalista, finalista e vincitore del premio Campiello con La città interiore nel 2017 e dell’Abraham Woursell Award, conferitogli dall’Università di Vienna nel 1999, costruisce un eroe che, in una Roma gloriosamente indifferente ai destini umani, affronta a viso aperto le sconfitte e le vittorie, scoprendo le une dentro le altre. In un romanzo che si legge come un’imprevedibile avventura tragicomica, Mauro Covacich finisce forse per svelare anche qualcosa di sé, rivelando sicuramente moltissimo di noi, grazie a una scrittura dotata di una nuova, sorprendente libertà.
Un uomo di mezza età compare in forme non chiare, forse allucinatorie, forse reali, in alcuni episodi cruciali della vita di un ragazzo. Sicché il ragazzo comincia a inseguirlo per capire chi è quest’uomo. Via via che gli si avvicina, crescendo, traslocando, cambiando più volte città, il ragazzo può osservarlo meglio e così, sempre più interessato alla vita privata di questo sconosciuto, finisce per pedinarlo. L’azione si svolge in una manciata di giorni, un lungo interminabile weekend nel quale l’uomo sta aspettando di sottoporsi a una risonanza magnetica per un calo dell’udito molto sospetto e consuma con la sua compagna la difficile attesa in una quotidianità fatta di piccoli gesti, tutti mirati a nascondere la paura. Lo spettro di una fine potenzialmente vicina lo costringe a fare i conti, controvoglia, con tutti i fili sospesi della sua esistenza, rancori, desideri, bugie. A complicare le cose, ci sono le mail di una giovane madre alla quale lui a un certo punto ha commesso l’errore di rispondere. Le brevi epifanie dell’uomo nella vita del ragazzo sembrerebbero collocate nel passato, mentre il pedinamento del ragazzo ai danni dell’uomo – ma chissà che invece non lo voglia salvare – è collocato nel presente, a Roma, dove all’uomo succede di tutto, di finire in una rissa, di fare una lezione in uno scantinato, di cadere dalla bicicletta, di svenire nei bagni di un museo e, anche sì, di pensare di suicidarsi.
Il programma potrebbe subire variazioni