Documentario, Italia, 2023; Regia: Francesco Invernizzi; Durata: 90′
Il grande sviluppo della pittura trecentesca veneta inizia con l’arrivo di Giotto a Padova nel 1302: dal giorno dell’arrivo, per un secolo, la città diventa il teatro di una vera e propria rivoluzione culturale.
Il grande sviluppo della pittura trecentesca veneta inizia con l’arrivo di Giotto a Padova. Nell’epoca in cui dominavano sul territorio italiano le grandi Signorie e le Repubbliche Marinare, gli artisti furono chiamati dai potenti a decorare palazzi e chiese a testimonianza della propria influenza. Giotto arrivò a Padova, intorno al 1302, su invito dai frati minori della Basilica di Sant’Antonio su indicazione dei confratelli di Assisi. La famiglia dei Carraresi, all’epoca in contrasto con la Repubblica Serenissima di Venezia, iniziò una politica della cultura. Più e meglio di altri importanti Signorie del XIV secolo, essi si mossero in un contesto cosmopolita, stringendo relazioni con le principali corti europee. Assunsero al loro servizio i principali artisti del Trecento con finalità autocelebrative e modellarono la città a loro immagine e somiglianza, originando la Urbs Picta. Padova divenne università della pittura di respiro europeo, straordinario ed unico esempio della pittura trecentesca che le vale oggi la candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il programma potrebbe subire variazioni