Amico e allievo di Duilio Cambellotti, Virgilio Retrosi esordì nel 1911 come ceramista esponendo alla Mostra dell’Agro Romano curata dallo stesso Cambellotti nell’ambito dell’Esposizione internazionale per le celebrazioni dell’unificazione del Regno d’Italia e la proclamazione di Roma capitale.
L’attività dell’artista nel settore della ceramica si sviluppò attraverso la collaborazione con il maestro e con i suoi allievi, tra i quali ricordiamo Roberto Rosati e Romeo Berardi.
Nel 1926 alla mostra annuale degli Amatori e Cultori d’Arte, Retrosi espone la serie dei piatti con i 14 Rioni, acquistati nello stesso anno dal Comune di Roma per le proprie collezioni.
Contemporaneamente all’attività di ceramista e decoratore, Retrosi si dedica alla grafica applicata insegnando alla Scuola Preparatoria delle Arti Ornamentali di Roma, realizzando bozzetti per francobolli, manifesti e cartoline e avviando una proficua collaborazione con l’ENIT (Ente Nazionale Italiano per il Turismo), impegno che lo assorbì totalmente come grafico e fotografo dalla metà degli anni Trenta agli anni Sessanta.
Nella mostra alla Dipendenza della Casina delle Civette sono esposi oggetti in ceramica e numerosi disegni, bozzetti e opere grafiche che testimoniano la sua vicinanza al linguaggio del maestro evidenziando, insieme ai forti legami con la tradizione, anche il suo contributo innovativo nei diversi ambiti delle arti applicate.
La mostra propone anche un ricco nucleo di opere inedite appartenenti a collezioni private che permetterà di confrontare gli elaborati progettuali con alcune delle opere realizzate.
I bozzetti di manifesti, le locandine e le copertine testimoniano la versatilità, la fantasia e la particolare qualità grafica del suo segno.
Nel corso della mostra, per le scuole e le famiglie, sono in programma laboratori didattici dedicati alla fase preparatoria finalizzata alla realizzazione dei manufatti in ceramica con approfondimenti sulle diverse tecniche utilizzate: grafite e pastelli colorati, inchiostro di china, acquerello e tempera.