L’istallazione è un gigantesco ricamo, lavorato e intrecciato annodando strisce di polietilene bianco e trasparente. Il grande arazzo tridimensionale che ne risulta, realizzato con questo materiale suscettibile di essere tirato e modellato, è determinato dall’architettura stessa della facciata e del chiostro; anche gli agganci dei nastri sono stati individuati sulla superficie architettonica preesistente.
À jour accoglie il visitatore già all’ingresso del museo, con un grande intervento sulla facciata, per poi accompagnarlo negli ambienti interni, in particolare nel chiostro delle sculture e nel chiostro-giardino. Qui l’istallazione, interagendo con lo spazio aperto e con le sculture che vi stanno intorno, crea nuovi arabeschi e suggestioni. Lungo i due lati del cortile, l’intreccio dei nastri bianchi e trasparenti spazia tra le aperture, mettendo in comunicazione l’interno e l’esterno, il pieno dei muri con i vuoti delle finestre, creando nuove geometrie ed effetti tridimensionali sulle ampie superfici architettoniche. I nodi e gli intrecci danno spessore al bassorilievo che con le sue ombre genera volume plastico. Il materiale scelto, il film estensibile da imballaggio, è già stato utilizzato dall’artista in altre installazioni site-specific in luoghi storici, in quanto rispetta le architetture più delicate nelle quali si trova a intervenire.
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Laura V.d.B (Van der Bol) Facchini, di origine olandese, è nata a Prato nel 1962. Laureata in Progettazione e Gestione degli Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo all’Università degli Studi di Firenze, dalla fine degli anni ’80 si dedica alle arti visive: inizia la serie “MATRICI”, opere che indagano il sacro femminile declinato nei suoi molteplici aspetti, utilizzando vari mezzi espressivi, da quelli più materici e scultorei, alla fotografia, al video e alla performance.
La ricerca artistica di Facchini è fortemente influenzata dalla visione scultorea e spaziale che le è congeniale ed è stata fondamentale nella professione di designer e creativa. Questa esperienza, unita a una matura creatività, viene utilizzata dall’artista, in particolar modo, nelle grandi installazioni site-specific per le quali utilizza materiali sensibili al tatto, studiate appositamente per luoghi storici e istituzionali. Fra le più recenti ricordiamo: INTER-AZIONE, Cassero Medievale, Prato (2023); CANVAS, per CANAPA, produzione teatro Metastasio, Prato (2018); IL GIARDINO DEI SOGNI, Teatro stabile Sloveno, Trieste (2015); CAMPI ELISI, Museo di Sant’Agostino, Genova (2017); DEEP SKY, Fortezza di Montepulciano (2018). Ricordiamo inoltre: la mostra DIALOGOS, a cura di Erica Romano, Palazzo Pretorio, Prato, Cassero Medievale, 2023; Art Action e Video ECCE DOMINUS, CARO PIERPAOLO, all’interno della rassegna Pasoliniana, Roma, Galleria d’Arte Moderna (2023); Art Action e Video FLORILEGIO, Tributo a Mimì Quilici Buzzacchi e Laura Grisi, evento per RomaVisiva, Casa del Cinema, Roma Culture (2021).
Laura Facchini nel 2020 fonda a Roma l’Associazione Culturale “Wind Mill”, con l’intento di promuovere la decostruzione degli stereotipi di genere attraverso l’arte e la cultura e contribuire a ottenere pari opportunità nell’arte e nella società contemporanea, nonché a incoraggiare e valorizzare l’attività delle artiste nel mondo, e lancia il progetto denominato “Women Visual Artists Database”, con una Open Call, aperta a tutte le artiste di genere femminile del XX e XXI secolo.