Le periferie di Roma sono punteggiate di intenzioni e idee che non sono mai state portate a compimento. Costruzioni abusive, appalti truccati e incuria hanno portato alla proliferazione di cantieri abbandonati, destinati a rimanere una testimonianza indelebile di tali errori.
Questi esoscheletri fatiscenti sono ricordi, come fossili di epoche passate. Le strutture incompiute, lasciate incomplete, raccontano storie di promesse non mantenute e sogni infranti. Invece di essere vivaci e prosperi, i quartieri periferici ospitano queste carcasse di cemento e acciaio che degradano l’ambiente urbano e sfregiano il paesaggio.
Ogni edificio abbandonato porta con sé una narrazione di corruzione e inefficienza, una storia di speranze tradite e risorse sprecate. Le impalcature arrugginite e i muri incompleti sono monumenti silenziosi della cattiva gestione, un monito perpetuo delle conseguenze dell’avidità e della negligenza.
Questi scheletri urbani, sebbene immobili e silenziosi, gridano una realtà troppo spesso ignorata. Sono la prova tangibile di un sistema che necessita di profonde riforme e di una nuova visione, una che possa trasformare le intenzioni in azioni compiute e restituire dignità e bellezza alle periferie di Roma.
Il programma potrebbe subire variazioni