Primitive di Cyril de Commarque è un’interpretazione poetica di immagini satellitari di osservazione delle zone di distruzione delle foreste primitive. I motivi ripetitivi della deforestazione – i pattern – sono utilizzati come struttura estetica per sculture realizzate con alberi abbattuti negli anni Settanta nel giardino d’infanzia dell’artista, a causa di una malattia.
Cyril de Commarque esplora qui la nozione di primitivo non come forma arcaica, ma come un ritorno all’essenziale, all’infanzia della vita, agli ecosistemi. Queste foreste rappresentano simbolicamente l’ultima immagine di una possibile coesistenza.
Tuttavia, la foresta primitiva si scontra paradossalmente con i comportamenti primitivi di un capitalismo esasperato.
La foresta primitiva è un tutto, un ecosistema, un centro di ispirazione essenziale.
La creazione di ogni opera diventa essa stessa un’interrogazione sull’evoluzione umana e tecnologica. Per realizzare le sue sculture, Cyril de Commarque si affida inizialmente alla precisione di un robot industriale, Kuka, che scolpisce circa il 60% di ogni pezzo, prima di completare meticolosamente il lavoro a mano. Questa giustapposizione tra tecnologia avanzata e artigianato incarna il periodo di transizione complesso che stiamo vivendo, segnato dall’emergere dell’intelligenza artificiale e della robotica. Confrontando l’organico e il meccanico, Commarque interroga il nostro rapporto con il progresso e la nostra capacità di preservare un equilibrio ecologico.
Primitive si ispira ai lavori dell’antropologo Philippe Descola che esplora le relazioni tra essere umano e natura, mettendo in discussione la visione dualista che considera l’uomo e l’ambiente naturale come due entità separate. Basandosi sull’ontologia dei mondi, Descola dimostra che diverse culture hanno rapporti differenti con i non-umani, sfidando la percezione occidentale moderna che considera la natura come una semplice risorsa sfruttabile.
Le opere esposte invitano così lo spettatore a una riflessione critica sulla percezione umana della natura nell’era dell’Antropocene, quell’epoca definita dall’impatto massiccio delle attività umane sul pianeta. Gli ecosistemi primitivi costituiscono il nostro ultimo legame intatto con l’originario.
La serie Primitive è stata presentata alla Royal Academy of Art e alla Saatchi Gallery di Londra.
Il programma potrebbe subire variazioni