Vite mai raccontate dall’Occidente ed ignorate per secoli, il cui recupero rappresenta per il coreografo Radouan Mriziga il seme per un nuovo futuro.
Al cuore di Akal c’è anche l’incontro con la coreografa, danzatrice e cantante Dorothée Munyaneza più volte protagonista del REF e qui chiamata ad incarnare l’antica dea egiziana Neith, figura di nascita e morte, guida delle anime dei defunti verso gli inferi. Per lei Mriziga costruisce un assolo potente capace di mescolare rituale, danza tradizionale, architettura, canto, poesia e rap e di disegnare uno spazio coreografico intimo attraverso il quale tracciare nuove narrazioni, costruire nuove memorie, riscrivere la nostra Storia collettiva.
Ideazione e coreografia di Radouan Mriziga
In collaborazione con e performato da Dorothée Munyaneza
Trasmissione dei movimenti di Maïté Minh Tâm Jeannolin e Sondos Belhassen
Il programma potrebbe subire variazioni