Righetto, un dodicenne orfano, lavora come garzone per un fornaio a Roma e ha come compagna la sua inseparabile cagnolina Sgrullarella. Nel 1849, durante la difesa della Repubblica Romana contro le truppe francesi inviate in aiuto del Papa, Righetto diviene un eroe. La città è sotto assedio, e molti, tra cui donne e bambini, si dedicano al pericoloso compito di spegnere le micce delle bombe inesplose.
Il 29 giugno 1849, vicino a Ponte Sisto, mentre tenta di spegnere una granata, Righetto perde la vita.
La sua morte lo rende simbolo di coraggio tra i garibaldini e la popolazione. Nel 1851, il Conte Litta commissiona una statua, “L’Audace”, in suo onore. Nel 2005, sul Gianicolo è posta una statua commemorativa di Righetto con Sgrullarella, a ricordo dei ragazzi caduti nella difesa della Repubblica Romana.
A cura di Dott.ssa Mara Minasi e operatori del Servizio Civile; F.M. Presicci, A. Caruso, F. Laganà, B. Bellizzi.