Andrea Camilleri ha sempre nutrito un profondo affetto per la musica jazz, una passione che ha saputo trasmettere con grande naturalezza attraverso le sue opere. Nei suoi romanzi si possono trovare numerose citazioni e riferimenti che rendono omaggio a questo mondo musicale. La musica, per Camilleri, diventa un vero e proprio strumento sensoriale: il ritmo e le sonorità creano un legame profondo tra il lettore e l’ambientazione, radicando le storie nella nostra memoria e nel nostro cuore. Un esempio affascinante di questa fusione tra letteratura e musica è “Un Filo di Fumo”. Ambientata nella Vigàta di fine Ottocento, questa vicenda si dipana tra veleni e vapori sulfurei, offrendo un affresco vivido di un’epoca e di un luogo. La trama si sviluppa attorno ai notabili del paese, che finalmente trovano l’occasione di far pagare a don Totò Barbabianca, commerciante di zolfo, le sue arroganze e le malavitose prepotenze che hanno alimentato la sua ricchezza. La vendetta si compie simbolicamente quando, all’orizzonte del mare, si alza un filo di fumo, segnando il culmine di una storia intensa e coinvolgente. Questo racconto, che si presta ad essere ascoltato e riascoltato infinite volte, rivela sempre nuovi dettagli: un accento, un suono, una melodia. È un piacere rivivere questa storia, che si arricchisce grazie alla voce dell’attrice Barbara Bovoli, alle composizioni di Paolo Damiani e al sax di Rosario Giuliani. Questi artisti ci conducono in un viaggio letterario, come un fiume in piena, immergendoci nel profumo di zagare e nel paesaggio del mare di Sicilia, rendendo l’esperienza ancora più intensa e coinvolgente.
Formazione
Rosario Giuliani sassofoni
Paolo Damiani contrabbasso
Sasha Mashin batteria
Barbara Bovoli voce recitante
Il programma potrebbe subire variazioni