Angelin Preljocaj Hendrix/ Deleuze

Angelin Preljocaj Hendrix/ Deleuze

Creazione 2021. Coreografia Angelin Preljocaj. Voce registrata Gilles Deleuze

Nell'ambito di EQUILIBRIO


Informazioni

Assistente alla direzione artistica Youri Aharon Van den Bosch
Coreologo Dany Lévêque
Ballerini Baptiste Coissieu, Matt Emig, Clara Freschel, Isabel García López, Florette  Jager, Tommaso Marchignoli, Zoë  McNeil, Redi Shtylla
Production Ballet Preljocaj
Coproduction Festival Montpellier Danse   2021, Le Centquatre-Paris, Le Rive Gauche –  Scène  conventionnée  Danse  de Saint-Etienne-du- Rouvray
Un ringraziamento speciale a Olivier Raillard
Premiere al Festival Montpellier Danse 2021″Devo avere un corpo… Devo avere un   corpo perché c’è    un   oggetto oscuro in me”.
Gilles Deleuze (The Fold)
“Il blues è facile da suonare ma difficile da sentire…”
Jimi Hendrix (Inside the Experience)
“Sentiamo e sappiamo per esperienza che siamo eterni.”
Baruch Spinoza (Etica V, prop.23, skolion.)Angelin Preljocaj testimonia ancora una volta la sua attrazione per la filosofia. Ossessionato da temi legati alla trascendenza dei corpi, prende come pretesto questa volta le registrazioni audio dei corsi tenuti da Gilles Deleuze all’Università di Parigi VIII a Vincennes negli anni ’80. In questi archivi sonori, Deleuze affronta con umorismo e attualità le riflessioni di Spinoza sulla questione del corpo e del movimento nel suo libro emblematico: L’Éthique. In questo progetto, la voce registrata di Gilles Deleuze e il suo scopo sostanziale si intrecciano con la musica potente, sensuale e rivoluzionaria di Jimi Hendrix per risuonare con le scolie di Spinoza. Angelin Preljocaj esplora un nuovo territorio di ricerca coreografica in cui il corpo, come oggetto universale che tutti conosciamo, diventa un medium che solleva le domande del nostro mondo.
Le voci sono una parte frequente delle creazioni del coreografo, anche se in registri molto diversi: nel 1995, L’Anoureha presentato una lettura dal vivo del libretto di Pascal Quignard. Nel 2009, Angelin  Preljocaj  ha tenuto  una performance solista del saggio di Jean Genet  Le Funambule (The Tightrope  Walker). Nel 2012, l’attore francese Laurent Cazanave ha doppiato le parole di Laurent Mauvignier in Ce que  j’appelle  oubli. E nel 2019, Preljocaj ha ricreato Winterreise di Franz Schubert, un pezzo per pianoforte e voce, con ballerini che condividono il palco con il cantante baritono Thomas Tatzl. Voce e filosofia sono essenziali anche in Empty  moves, una creazione in tre parti che Preljocaj  ha iniziato  nel 2004,   in cui  utilizza  un’incredibile   colonna sonora: una sconcertante  performance di John Cage a Milano, ispirata a il saggio del filosofo  Henry David Thoreau Civil  Disobedience, in cui  Cage  pronuncia semplicemente  fonemi  incomprensibili.


Il programma potrebbe subire variazioni

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