Per questo ultimo nuovo lavoro, creato insieme al coreografo Radouan Mriziga, Anne Teresa De Keersmaeker sceglie come punto di partenza le “Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, un grande successo della musica barocca e un’ode universale alla natura.
In una scrittura coreografica geometrica e astratta la performance rompe lo sviluppo lineare delle quattro stagioni per esplorare traiettorie separate e parallele, generate dalla struttura formale e dagli elementi testuali della partitura originale. Tra momenti musicali e intensi silenzi i quattro danzatori si muovono lungo complessi schemi di linee rette e linee curve e attraverso diversi registri di movimento. Un lavoro di decostruzione di una musica che ci è invece molto familiare per denunciare la propria preoccupazione per l’attuale rapporto tra uomo, ambiente e cambiamenti climatici e che si fa metafora della sconcertante domanda “Possiamo ancora parlare di quattro stagioni?”.
La coreografa Anne Teresa De Keersmaeker nel 1983 ha fondato la compagnia Rosas a Bruxelles e da allora ha creato coreografie che si distinguono per la profonda esplorazione del rapporto tra danza e musica e che sono state presentate in t\utto il mondo. Nel 1995 ha fondato il P.A.R.T.S., un istituto di formazione internazionale per artisti, dove ha studiato anche il coreografo belga di origine marocchina Radouan Mriziga. Lui e Anne Teresa De Keersmaeker hanno utilizzato come base musicale la registrazione delle “Quattro Stagioni” eseguite dall’ensemble Gli Incogniti e Amandine Beyer, partner musicale di lunga data di Rosas.
Il programma potrebbe subire variazioni