Appuntamenti del 1° ottobre
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Appuntamenti del 1° ottobre

Incontri, cibo, danza, cinema, musica e laboratori per adulti e bambini compongono il programma dell'ultima giornata del festival

Nell'ambito di MULTI - Viaggio alla scoperta delle culture e cotture che uniscono

01.10.2023 ORE 10:00 Giardini Nicola Calipari
Piazza Vittorio Emanuele II

Informazioni

UOVA E COLORI
Area Bambini- Ore 10.00 – 11.15
A cura della Comunità Ucraina.
Dipingere le uova tradizionali pasquali in tecnica unica. Per bambini da 10 anni in su.
Con Iryna Zarichniuk, vice preside Scuola ucraina Prestigio.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “TAVOLO METROPOLITANO”;
SEGUE “PARLANO LORO – IL RAZZISMO UMILIA E DIVIDE: UNA
RIFLESSIONE COLLETTIVA”
Palco Centrale – Ore 10.00 – 11.00
A cura di Città Metropolitana e Arci Roma

COME RACCONTARE ROMA OGGI?
Palco Centrale – Ore 11.00 – 12.00
A cura di Lucy. Sulla cultura e Sveja.
Se non è Roma una città multipla e plurale, nessun’altra lo è. Ma come si racconta Roma? Qual è il futuro di questa città e cosa è cambiato in questi anni? A questi e altri interrogativi proverà a rispondere Sveja, la rassegna stampa su Roma che cambia speaker ogni giorno. Nello spazio di Piazza Vittorio, luogo delle mille voci di Roma, quelle della redazione di Sveja si alterneranno in una puntata live dedicata al racconto della Capitale.

STORIE DI GUSTO
Area Bambini – Ore 11.30 – 13.00
A cura dell’associazione Informadarte.
Laboratorio per bambini di lettura e collage creativo (15 bambini max), con Claudia
Teodonio.

CHI SONO GLI ALTRI?
Palco Centrale – Ore 12.00 – 13.00
A cura di Lucy. Sulla cultura con Paolo Pecere.
Il modo in cui l’uomo ha trattato e guardato l’altro nel corso della Storia racconta degli sforzi che la specie umana ha compiuto per emanciparsi da un destino di diffidenza e aggressività verso ciò che, pur essendo uguale, ci è apparso a lungo diverso. Paolo Pecere, storico della filosofia e scrittore, terrà una lezione che proverà a rintracciare ciò che la mente dell’altro ha rappresentato per chi la osservava tentando di volta in volta di trovare conferma delle proprie idee sul mondo o di esaudire la curiosità che più di tutti ci elude: quella di conoscere chi abbiamo di fronte e, in fondo, anche noi stessi.

COSA C’È DOPO IL MARE
Spazio Horti – Ore 12.00 – 13.00
A cura di Arci Solidarietà
Tre destini, tre donne separate separate dai confini della geopolitica internazionale, di età e culture diverse, ma accomunate da un sentire profondo che le porta a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie, anche se il prezzo da pagare è alto in termini personali, a volte altissimo. Le loro vite si incontreranno in un campo profughi alla periferia della fortezza Europa, in un’isola greca circondata dall’indifferenza delle istituzioni, dall’ostilità crescente di parte della popolazione. E dal mare. Quel mare azzurro, terribile e meraviglioso di fronte al quale si pongono i pensieri e i desideri dei bambini e delle bambine che in quel campo vivono, crescono e invecchiano precocemente, chiedendosi cosa ci sia oltre. Introduce: Valerio Tursi, Arci Solidarietà; interviene l’autrice Patrizia Fiocchetti.

LA FORZA DELLA TERRACOTTA
Palco Centrale – Ore 13.00 – 14.00
A cura di Alleanza dei Cuochi Slow Food e le Comunità del Marocco e del Perù.
Terracotta e tajine, sono parte di una saggezza antichissima in molte cucine del mondo per preservare le sostanze nutritive dei cibi tramite una cottura delicata, molto aromatica. Dai fagioli con le cotiche della cucina romana, al cous cous marocchino, per arrivare alla pataska e puka picante peruviana. Presenta: Francesca Litta, Alleanza dei Cuochi Slow Food.

WOK O PADELLA
Palco Centrale – Ore 14.00 –15.00
A cura Slow Food e delle Comunità orientali.
La potenza del fuoco vivo, del ferro, delle ghise, sono alla base della progettazione di pentole da forme intelligenti che sanno esaltare con poco, la parte più gustosa della materia prima. Spesso è sufficiente disporre di un wok con il quale si può cucinare praticamente tutto, perché il cibo diventa a seconda del caso, fritto, saltato, e anche al vapore. Un viaggio nella pentola più iconica della cucina d’Oriente e tra le sue sorelle occidentali, dove le stesse leghe diventano testi e padelle per piatti unici.
Presenta: Francesca Rocchi, Slow Food.

DANZE AFRICANE E ZUMBA
Area Bambini – ore 15.00-17.00
Danze scatenate con Steve Emejuru, insegnante super-trascinante!

LA DANZA DEI BAMBINI DELLA COMUNITA’ BENGALESE
Palco Centrale – Ore 15.00 – 15.30
A cura della Comunità Bengalese.

LA DANZA DELL’ECUADOR: SARA, SISA, CAMPANEROS, BAILE
DE LAS CINTAS
Palco Centrale – Ore 15.30 – 16.00
A cura della Comunità dell’Ecuador e Difusión Cultural Andina Jumandy.
Le danze tradizionali dell’Ecuador si basano su ritmi contaminati, a causa del colonialismo.
Hanno origine sugli altipiani dell’Ecuador, in alcuni casi in epoca pre-colombiana, e mettono
in evidenza l’aspetto religioso fondato su antichi rituali eseguiti in celebrazioni volte alla
devozione.

PER UNA CASA DELLE CULTURE
Palco Centrale – Ore 16.00 – 17.00
Modera: Ahmed Ejaz, corrispondente Stampa Estera.

2088
Spazio Horti – Ore 16.00 – 17.00
A cura di Orientalia editrice.
Come sarà il nostro futuro fra cinquanta o sessant’anni? 2088, romanzo d’esordio di Alessandro Zhu, autore sinoitaliano, ci pone di fronte a questioni fondamentali. Social network, crediti sociali, realtà virtuale, metaverso, il futuro potrebbe essere veramente quello descritto nel romanzo? Perché i semi di quel 2088 immaginato dall’autore sono già stati piantati e stanno germogliando nella nostra quotidianità. Con l’autore Alessandro Zhu. Presenta: Federico Gironi, critico e giornalista cinematografico. Legge: Simonetta Solder, attrice.

CRUDO, RUVIDO, ASSOLUTO
Palco Centrale – Ore 17.00 – 18.00
A cura di Slow Food con i rappresentanti delle Comunità di Giappone, Perù, Puglia. Necessità fa virtù, ed ecco che per conservare e valorizzare le proprietà organolettiche di alcune preparazioni, è l’assenza di fuoco ad essere al centro di una sapienza antichissima e a volte alla base di un segreto di longevità. Cosa hanno in comune sashimi giapponese e polpo crudo pugliese? Quale arte di equilibri si nasconde in un ceviche peruviano? Intervengono: Mariangela Arcieri, gastronoma del cibo pugliese e attivista Slow Food; Gen Nishimura, Executive chef Ristorante Da Francesco Presenta: Francesca Rocchi, Slow Food.

LABORATORIO SUL KOMBUCHA
Spazio Horti – Ore 17.00 – 18.00
A cura di Fauno Azienda Agricola
La sapienza del saper fermentare cibi e bevande è alla base di molte culture gastronomiche del mondo, in Corea addirittura diventa arte quotidiana a cominciare da una bevanda che inizia a farsi spazio nelle abitudini alimentari di molti in Occidente. Tè fermentato da lieviti SCOBY che diventa un piacere frizzante super salutare.

L’ALBERO DELLE PAROLE CHE VIAGGIANO
Area Bambini- Ore 17.15 – 18.15
Laboratorio di disegno per bambini di tutte l’età a cura di Maria Grazia Ciaccio del Gasquilino.

IRAN: LE DONNE RACCONTANO
Palco Centrale – Ore 18.00 – 19.00
A cura della Comunità Iraniana.
Shiva Boroumand e Parisa Nazari, attiviste iraniane, intervistate dalla Rete degli studenti medi del Lazio. Il racconto di ciò che sta succedendo in Iran, a pochi giorni di distanza dall’anniversario dell’assassinio di Mahsa Amin, il 16 settembre del 2022, dalla voce di due protagoniste e attiviste, sollecitate dalle domande di Tullia Nargiso e Valeria Cigliana della Rete studenti medi.

IL CAMBIAMENTO IMPOSSIBILE? VIOLENZA E DEMOCRAZIA DAL
SESSANTOTTO A OGGI
Spazio Horti – Ore 18.00 – 19.00
A cura di Lucy. Sulla cultura con Luigi Manconi, Gaetano Lettieri. Per Umberto Saba, in Italia la rivoluzione è sempre stata impossibile: “Gli italiani sono l’unico popolo (credo) che abbia alla base della loro storia un fratricidio. Ed è solo con il parricidio che inizia una rivoluzione”. L’Italia di oggi è figlia di quella del Sessantotto, quando la rivoluzione sembrava davvero una possibilità concreta. Una lotta contro le vecchie generazioni è diventata però un conflitto fratricida, tra militanti di estrema sinistra, estrema destra e poliziotti. Oggi, che abbiamo un disperato bisogno di cambiamento, stiamo forse replicando gli stessi meccanismi? Riusciremo a costruire una società più giusta? Ne parlano Luigi Manconi e Gaetano Lettieri, a partire dal loro libro Poliziotto-Sessantotto, violenza e democrazia (Il Saggiatore).
Modera: Marino Sinibaldi.

CIRCOTECA DELLE PULCI- UNO CHAPITEAU IMMAGINARIO IN
UNA VALIGIA ITINERANTE
Area Bambini – Ore 18.15 – 19.15
Laboratori teatrali a cura di Floriana Rocca del Teatro Fisico e Piccolo Circo.

IL MARE MI HA DEPOSTO DALLA CROCE- MEDITERRANEO
Spazio Horti – Ore 19.00 – 20.00
Il Mediterraneo è diventato l’incolpevole carnefice e immenso cimitero per migliaia di
persone che aspiravano a una vita migliore o, più semplicemente, a una vita. Nelle poesie si immagina di dar voce a coloro che l’hanno perduta: pensieri e desideri dei migranti che non ce l’hanno fatta. Ma anche di coloro che sono stati più fortunati e si sono stabiliti in Europa dove crescono nuove generazioni di donne e di uomini che partecipano attivamente al benessere comune. Letture di poesie dal libro di Giovanni Bracco. Dialoga con l’autore, Padre Leonir Mario
Chiarello, Superiore generale dei Missionari Scalabriniani. Legge Alessandra Chieli, attrice

PERCHÉ ABBIAMO SMESSO DI INVENTARE STORIE?
Palco Centrale – Ore 19.00 – 20.00
A cura di Lucy. Sulla cultura con Loredana Lipperini. Non c’è niente di più multiplo (e mutevole, e mutante, e multiforme) dell’immaginazione. Da Omero a Virgilio, da Dante ad Ariosto, da Emily Brontë a Virginia Wolf, da Ursula Le Guin a Stephen King, l’immaginazione delle grandi scrittrici e dei grandi scrittori è stata una delle garanzie della pluralità del mondo. Oggi però, a garanzia della qualità di un testo, vi è spesso la dicitura “Tratto da una storia vera”. Eppure, la storia della letteratura (e il nostro immaginario) si è costruita soprattutto attraverso invenzione, menzogna e fantasia. Cos’è cambiato? Ne parla Loredana Lipperini, scrittrice e conduttrice radiofonica.

MUSICA MEDIORIENTALE
Palco Centrale – Ore 20.30 – 21.00
A cura della Comunità Palestinese.
Con Toufic Koleilat (percussione), Sophia Ton (percussione), Pejman Tadayon (oud),
Esharef Ali Mhagag (voce). In accompagnamento proiezione del foto-reportage del reporter
Jaafar Ashtiyeh di Nablus (Agence France Presse).

MUSICA JAZZ CON “FEDERICO BOSIO GROUP”
Spazio Horti – Ore 20.30 – 22.30

LA DANZA DELLA BOLIVIA: TINKUS
Palco Centrale – Ore 21.00 – 21.15
A cura della Comunità Boliviana.
La parola “tinku” vuol dire incontro, cioè lotta tra comunità antagoniste, protagoniste di questo rituale millenario che risale al periodo pre-Incaico. La danza è la rappresentazione del rito del tinku, duelli tipici che venivano effettuati in venerazione alla Dea Pachamama o Madre Terra, che in cambio di prodigalità e abbondanza nel raccolto chiedeva grandi sacrificidi sangue.

PER LA PACE TRA I POPOLI
Palco Centrale – Ore 21.30 – 22-30
A cura di Mediterranea Saving Humans e il Movimento Il Coraggio della Pace.
Un momento per la pace, tutti insieme, aperto dalle parole di don Mattia Ferrari,cappellano
di bordo di Mediterranea, rivolte a tutte le Comunità e le persone presenti in Piazza.
In accompagnamento le danze e i canti tradizionali dei bambini profughi della guerra.

FOTO DI GRUPPO FINALE- ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA
EDIZIONE
Ore 22.30 – 22.45

CHIUSURA CANCELLI
Ore 23.00

Il programma potrebbe subire variazioni

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