Appuntamenti del 10 settembre

Appuntamenti del 10 settembre

Tra gli appuntamenti un incontro con Gisèle Vienne, Piersandra Di Matteo e Barbara Leda, la performance di Cherish Menzo DARKMATTER e una coreografia di Cindy Van Acker

Nell'ambito di Short Theatre 2022 - ¡Vibrant Matter!

10.09.2022 Villa Medici, Mattatoio e WeGil

Informazioni

alle 17 a Villa Medici | Gisèle Vienne, Piersandra Di Matteo e Barbara Leda, Nero – Plateaux Fantasmatiques
talk con Gisèle Vienne
coordinano Piersandra Di MatteoBarbara Leda Kenny e NERO + presentazione Palcoscenici Fantasma: Gisèle Vienne (Short Books, NERO, 2022)
Villa Medici è la cornice in cui approfondire il lavoro di Gisèle Vienne, in dialogo diretto con l’artista che ha sconvolto le logiche del senso e del sentire nel teatro degli ultimi due decenni. Seguendo le piste suggerite da Palcoscenici Fantasma, la prima pubblicazione in lingua italiana che ripercorre il lavoro dell’artista francese dagli inizi fino a oggi, l’incontro sarà anche l’occasione per discutere il testo di Bernard Vouilloux, che oggi arriva in Italia grazie alla collaborazione tra Short Theatre e NERO Editions. Docente di Letteratura Francese all’Università “La Sorbona” di Parigi, Vouilloux propone un affresco completo sull’artista dividendo la produzione artistica in quattro nodi concettuali – palcoscenico, storie, immagini, figure – per mettere in risalto il carattere fantasmatico e viscerale delle costruzioni drammaturgiche di Vienne. Attraverso gli strumenti di psicanalisi, linguistica, etnografia teatrale primonovecentesca e filosofie post-strutturaliste, il saggio scava nel profondo degli intrecci drammatici e impossibili messi in scena con una raffinata impalpabilità.
Prenotazione a questo link

dalle 17 alle 18.30 al Mattatoio | Fiorenza Menni/Ateliersi – Al cosmo
Al cosmo è il movimento di apertura quotidiana della pratica collettiva Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano, lettura al cosmo. Un reading partecipativo che accoglie le persone e le invita ad assistere ad alcuni momenti di lettura condivisa ad alta voce, orchestrati da Fiorenza Menni/Ateliersi a partire dal testo di Porpora Marcasciano.. Chi guarda diventa testimone di un percorso di trasmissione e trasformazione, abitando liberamente lo spazio, riposando nell’ascolto, fermandosi secondo il proprio piacere. Le voci de_ partecipanti trascendono il verso animale e il linguaggio verbale, oltrepassano la necessità del richiamo e si organizzano per narrare. Le parole di Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano si fanno materia tangibile, lasciando che le dieci interviste che compongono il memoir prendano vita, in un corpo a corpo con cinquant’anni di battaglie portate avanti da chi combatte per la propria autodeterminazione. Il progetto rientra nell’ambito di RECIPROCITY, sezione di Short Theatre che sperimenta modelli di reciprocità e intersezionalità tra appartenenze, provenienze diffuse e saperi attraverso pratiche corporee, innesti narrativi, universi ludici.
ingresso gratuito

dalle 17.30 alle 22.30 al Mattatoio | Gisèle Vienne – 40 Portraits (2003—2008)
40 Portraits (2003—2008) è un’esposizione di ritratti di Gisèle Vienne che accompagna Short Theatre in tutta la sua durata. L’installazione ospita le fotografie dei volti muti delle bambole create dall’artista dal 2003 nella loro sospensione tra infanzia e adultità, tra corpo vivo e inanimato. Le bambole non sono oggetti inerti ma presenze che affollano l’immaginario dei lavori scenici che, in questa serie fotografica, diventano ambigue figure in posa: Lolite tristi, talvolta pesantemente truccate, che si fanno esseri androgini fino a diventare simulacri della morte. 40 Portraits (2003—2008) pone spettatori e spettatrici in una condizione complice: il voyeurismo è qui una trappola per un confronto diretto con l’oggetto scabroso delle nostre fantasia che invita a fare i conti con le forme di dominio che ci cullano. 40 Portraits (2003—2008) è parte di PRISMA – Inventario di bagliori Gisèle Vienne nella città di Roma.
ingresso gratuito

ore 18.30 al Mattatoio | Vania Vaneau – Nebula
In Nebula la relazione tra corpo umano e natura viene affrontata come un incontro di campi di forza, in uno scenario post-apocalittico. In una sorta di archeologia del futuro, si agita la riflessione su quali altre relazioni possano dar vita a una nuova cosmogonia. Il tempo, la tecnica e la manipolazione della materia, la terra e le chimere. Quali mutazioni e ibridazioni possono nascere dal caos? In collaborazione con la visual artist e scenografa Célia Gondol, la coreografa e performer brasiliana Vania Vaneau indirizza la sua ricerca alle metamorfosi tra materiali e gesti, allo stesso tempo arcaici e tellurici, capaci di diventare soggetti in grado di parlare e di imprimere effetti profondi sul piano della percezione.
In Nebula si manipolano materie per sondare l’ignoto, creare un incontro fra futuro e passato, in cui il tempo scorra in spirale. Rivelare la condizione originaria degli elementi naturali, creare rituali di guarigione, rendere fertile lo spazio ed esplorare i concetti di catarsi ed estasi. In un racconto di fantascienza preistorico.
Biglietti 

dalle 19 alle 24 al Mattatoio | Orsola Valenti – 6/6
Tra il 2008 e il 2009, Cindy Van Acker ha creato sei pezzi per sei diversi interpreti. 6/6 è il progetto filmico di Orsola Valenti che riscrive cinematograficamente i soli creati per il palcoscenico, trasportandoli in altrettanti luoghi all’aperto, universi materiali che ridefiniscono la relazione tra corpo e ambiente, condizioni meteorologiche e natura, corpi umani e non umani in stato di vibrazione. In questa serie di film brevi — della durata variabile da 6 a 26 minuti — materie organiche e inorganiche si incontrano mescolandosi, evocando una singolare esperienza sensoriale e cognitiva che si moltiplica tante volte quante sono le opere. La proiezione di 6/6 di Orsola Valenti permette di cogliere lo scarto di concezione coreografica del solo che esiste con le creazioni Shadowpieces di Cindy Van Acker, una diversa relazione con la musica e la libertà di espressione singolare dei performer testimonia un processo costante di trasformazione nella concezione della danza nel suo rapporto con il mondo. Realizzazione e montaggio di Orsola Valenti, coreografia di Cindy Van Acker, interpretazione: Tamara Bacci 1/6, Cindy Van Acker 2/6, Rudi van der Merwe 3/6, Luca Nava 4/6, Perrine Valli 5/6, Marthe Krummenacher 6/6.
ingresso gratuito

ore 20 al Mattatoio | Cindy Van Acker – Cie Greffe. Shadowpieces V – IX
I due soli di Cindy Van Acker — V e IX — fanno parte dei dieci della serie Shadowpieces. Ogni solo è costruito a partire dalla relazione intima tra interprete e coreografa, alla ricerca di nessi somatici e legami empatici. I/le performer scelgono un universo sonoro a partire da un repertorio selezionato che comprende brani elettronici e pezzi strumentali, in un’antologia che attraversa tutto il secolo scorso.
Ogni solo sviluppa un’idea di conversazione, una sintonizzazione sulle qualità del movimento e le morfologie, gli impulsi e i dinamismi, gli stati interiori e fisiologici che agitano gli/le interpreti, dando vita a brevi oggetti solitari volutamente non compiuti. Se la ricerca di Cindy Van Acker è riconosciuta internazionalmente per un’attitudine estremamente sorvegliata a comporre e scomporre il movimento attraverso processi di molecolarizzazione della materia scenica per mezzo di risonanze intercorporee, gli Shadowpieces offrono l’ ìesperienza per un ascolto sottile fatto di piccole epifanie.
Biglietti 

ore 20.45 al Mattatoio | Renata Carvalho – Manifesto Transpofágico
Il termine “travesti”, in America Latina, indica una precisa identità di genere che è anche politica e sociale, senza avere alcuna accezione negativa come accade in altri contesti.
In Manifesto Transpofágico — in prima nazionale a Short Theatre 2022 — l’attrice e regista brasiliana Renata Carvalho racconta la storia della “corporeità” di un soggetto in continua costruzione, interpellando le orecchie cisgender del pubblico e mescolando storia personale e temi collettivi. Ci invita a guardare il suo corpo travesti senza mediazioni: un corpo adottivo, fatto di ormoni, silicone artificiale e protesi al seno. Per parlare di persecuzioni, incarcerazioni di massa, censura, patologizzazione, AIDS, diaspora, violenza. E lo fa nutrendosi della sua stessa atavica eredità trans attraverso un atto transpofagico. Con la nozione di transpologia, Renata Carvalho intende denunciare le costruzioni sociali che investono le persone trans e che permeano l’immaginario comune costruito attraverso narrazioni tossiche, stereotipate e dai contenuti transfobici: “Non mi sono scoperta travesti, me lo hanno urlato contro”.
Biglietti  

ore 22 al Mattatoio | Cherish Menzo – DARKMATTER 
DARKMATTER è un laboratorio di esperimenti in cui Cherish Menzo, in duo con Camilo Mejía Cortés, torna a riflettere sulle implicazioni culturali del corpo nero e a sperimentare le molteplici possibilità che la sua materia fluida permette, per liberarsi del modo distorto di guardare ai corpi e ai significati stereotipati che gli attribuiamo.
Il corpo nero è materia oscura, insondabile, quasi invisibile eppure potente. Cosa succede quando lo guardiamo disconnettendolo dalle storie e dalle etichette che gli vengono attribuite? Stretchando voce e movimento come in un remix Chopped and Screwed, la percezione si altera e il corpo si rivela materia plastica. Guardando il cielo, DARKMATTER fa incontrare e scontrare stelle e buchi neri per dare vita a un corpo enigmatico. Come in un playground in cui i materiali di partenza si fondono per mettere i vari composti in continua trasformazione, qui lo studio dei fenomeni astronomici si fonde con postumanesimo e afrofuturismo in una concatenazione che rompe le forme rassicuranti del realismo imposto, per aprire lo sguardo verso un’esperienza siderale, verso una nuova realtà, ad anni luce di distanza da secoli di dominazione culturale.
Biglietti

ore 23.30 al Mattatoio | African Acid Is The Future + Aérea Negrot
AAITF è molto più di una festa berlinese: iniziata come tale, è rapidamente diventata catalizzatrice di una grande varietà di suoni, esperienze, atmosfere.
Aérea Negrot è una cantante/producer/dj/composer/performer polifunzionale e longeva.
7€, gratuito per chi è in possesso del biglietto giornaliero

☾ al WeGil | Andrea Lo Giudice – A + G
A+G è un progetto site specific di Andrea Lo Giudice che prevede interventi effimeri su edifici storici di epoca fascista della città di Roma. Short Theatre 2022 accoglie la sua prima tappa, invitando l’artista a trasformare la facciata di Wegil, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, da quattro anni una delle sedi principali del festival. Grazie all’applicazione di pigmenti fosforescenti naturali, precedentemente protette da un film di ciclododecano, alcune lettere delle iscrizioni fasciste subiscono un processo di risemantizzazione poetica. La retorica fascista — autoritaria e guerrafondaia — viene sovrastata e contrastata. Col buio il pigmento fosforescente rilascia la luce diurna accumulata e nuove frasi emergono dalle diverse iscrizioni incise nel marmo. L’intervento è visibile per un tempo variabile, dipendente dagli agenti atmosferici fino al suo naturale deterioramento. Emulando il processo magico della scrittura di un desiderio per lasciarlo bruciare nel fuoco con la speranza che si avveri, al crepuscolo emerge il sogno recondito dell’architettura stessa.
ingresso gratuito

Il programma potrebbe subire variazioni

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