Appuntamenti del 13 settembre

Appuntamenti del 13 settembre

In programma un incontro con l’associazione Al.Di.Qua. Artists, la mostra di  di Gisèle Vienne e l'opera site-specific di Andrea Lo Giudice

Nell'ambito di Short Theatre 2022 - ¡Vibrant Matter!

13.09.2022 ORE 17:00 Mattatoio, Teatro India e WeGil

Informazioni

dalle 10 alle 18 al Mattatoio | Gisèle Vienne – 40 Portraits (2003—2008)
40 Portraits (2003—2008) è un’esposizione di ritratti di Gisèle Vienne che accompagna Short Theatre in tutta la sua durata. L’installazione ospita le fotografie dei volti muti delle bambole create dall’artista dal 2003 nella loro sospensione tra infanzia e adultità, tra corpo vivo e inanimato. Le bambole non sono oggetti inerti ma presenze che affollano l’immaginario dei lavori scenici che, in questa serie fotografica, diventano ambigue figure in posa: Lolite tristi, talvolta pesantemente truccate, che si fanno esseri androgini fino a diventare simulacri della morte. 40 Portraits (2003—2008) pone spettatori e spettatrici in una condizione complice: il voyeurismo è qui una trappola per un confronto diretto con l’oggetto scabroso della fantasia che invita a fare i conti con le forme di dominio che ci cullano. 40 Portraits (2003—2008) è parte di PRISMA – Inventario di bagliori Gisèle Vienne nella città di Roma.
ingresso gratuito

alle 18 al Teatro India | Al.Di.Qua. Artists: Chiara Bersani, Flavia Dalila D’Amico e Camilla Guarino – Spazi, tempi, pratiche accessibili
Che succede se parlando di disabilità spostiamo l’accento da una presupposta “mancanza” del corpo all’accessibilità (politica, culturale, economica)? Che succede se assumiamo i caratteri intrinseci all’esperienza disabilitante come pratica di scrittura? Ovvero la sua dinamicità, la sua dimensione relazionale rispetto ad ambienti, contesti e care giver. La sua natura eccentrica, cioè quella capacità di far esplodere i confini, le categorie e problematizzare il concetto di norma. Possono questi tratti divenire strategia politica ed espressiva? Possono generare una scrittura desoggettivante, deviante e volutamente deviata? L’incontro con l’associazione Al.Di.Qua. Artists si propone come una pratica trasformativa che mira a scavalcare il muro della norma per accogliere plurali mondi immaginifici sui corpi e gli spazi. Una tavola rotonda, nella cornice di Anticipation of the Night, che vuole aprire uno spazio pubblico di confronto e discussione sul tema della disabilità nei contesti artistici, invitando operatorə culturali e sociali, artistə, studiosə, rappresentanti delle istituzioni e spettatori e spettatrici ad ascoltare, condividere esperienze e riflessioni, sfaldando l’universo discorsivo e operativo fondato sul modello egemonico dell’uomo bianco normodotato. Si consiglia la lettura di Dalila D’Amico, Lost in translation. Le disabilità in scena, Bulzoni Editore, Roma 2021. L’evento si avvale dell’interpretariato in LIS.
Contestualmente, presentazione del VIDEO MANIFESTO, un’opera audiovisiva che traduce concetti legati all’accessibilità in una scrittura poetica, perché artistico è il linguaggio di chi lo ha realizzato, e politiche le esistenze rivendicate. Prodotto con il contributo di Oriente Occidente ed EBA – Europe Beyond Access con il supporto di Fondazione Alta Mane Italia
Prenotazione a questo link 

al WeGil | Andrea Lo Giudice – A + G
A+G è un progetto site specific di Andrea Lo Giudice che prevede interventi effimeri su edifici storici di epoca fascista della città di Roma. Short Theatre 2022 accoglie la sua prima tappa, invitando l’artista a trasformare la facciata di Wegil, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, da quattro anni una delle sedi principali del festival. Grazie all’applicazione di pigmenti fosforescenti naturali, precedentemente protette da un film di ciclododecano, alcune lettere delle iscrizioni fasciste subiscono un processo di risemantizzazione poetica. La retorica fascista — autoritaria e guerrafondaia — viene sovrastata e contrastata. Col buio il pigmento fosforescente rilascia la luce diurna accumulata e nuove frasi emergono dalle diverse iscrizioni incise nel marmo. L’intervento è visibile per un tempo variabile, dipendente dagli agenti atmosferici fino al suo naturale deterioramento. Emulando il processo magico della scrittura di un desiderio per lasciarlo bruciare nel fuoco con la speranza che si avveri, al crepuscolo emerge il sogno recondito dell’architettura stessa.
ingresso gratuito

Il programma potrebbe subire variazioni

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