Appuntamenti del 14 settembre

Appuntamenti del 14 settembre

L'opera manifesto di Chiara Bersani, un incontro e la selezione musicale a cura di Pescherie e altri appuntamenti

Nell'ambito di Short Theatre 2022 - ¡Vibrant Matter!

14.09.2022 ORE 17:00 Mattatoio e WeGil

Informazioni

dalle 10 alle 18 al Mattatoio | Gisèle Vienne – 40 Portraits (2003—2008)
40 Portraits (2003—2008) è un’esposizione di ritratti di Gisèle Vienne che accompagna Short Theatre in tutta la sua durata. L’installazione ospita le fotografie dei volti muti delle bambole create dall’artista dal 2003 nella loro sospensione tra infanzia e adultità, tra corpo vivo e inanimato. Le bambole non sono oggetti inerti ma presenze che affollano l’immaginario dei lavori scenici che, in questa serie fotografica, diventano ambigue figure in posa: Lolite tristi, talvolta pesantemente truccate, che si fanno esseri androgini fino a diventare simulacri della morte. 40 Portraits (2003—2008) pone spettatori e spettatrici in una condizione complice: il voyeurismo è qui una trappola per un confronto diretto con l’oggetto scabroso della fantasia che invita a fare i conti con le forme di dominio che ci cullano. 40 Portraits (2003—2008) è parte di PRISMA – Inventario di bagliori Gisèle Vienne nella città di Roma.
ingresso gratuito

alle 18 al WEGIL | Chiara Bersani – Seeking Unicorns
Dell’Unicorno non si sa nulla. Le sue radici si sono perse nel susseguirsi di generazioni di esseri umani distratti. Forse tutto è nato da un fraintendimento, dall’interpretazione sbagliata di manufatti coniati in India durante l’Età del Bronzo. Cosa succede se nell’immaginario collettivo appare una figura dai tratti mitologici eppure orfana di un mito che ne motivi e descriva l’esistenza? Nasce un simbolo. Fragile. Sradicato. Perfetta vittima sacrificale per chiunque desideri riempirlo di significati.
Seeking Unicorns è la versione per gli spazi non teatrali di Gentle Unicorn, opera manifesto di Chiara Bersani. L’ambiente sonoro site-specific amplifica l’ascolto e i sensi, allenando lo sguardo, conferendo nuova luce e storia a quei luoghi che chiedono di essere riabitati. L’Unicorno, qui, diventa la sembianza fisica e immaginifica su cui declinare il concetto di Corpo Politico, centrale nel percorso artistico dell’artista, in cui il corpo non è più, soltanto, testimonianza di una storia vissuta ma entità politica, resa tale dall’incontro/scontro con la società. 
Biglietti 

dalle 19 alle 20.30 al WEGIL (Mezzanino)| Pescheria – Il gioco dei suoni
Conversazione musicale: nel laboratorio di Pescheria, spazio informale di Torpignattara, ha preso forma l’esperimento sonoro di Tropicantesimo: utopia collettiva che si realizza attraverso il suono, espressione libera di ibridazione musicale che traccia nuovi solchi su sentieri percorsi. Con esperimenti sonori, installazioni floreali, visioni oniriche di giardini-contro-natura, Tropicantesimo si manifesta attraverso la costruzione naturale di un paradiso artificiale. Lì può prendere spazio l’imprevedibile, l’accidentale, il meraviglioso, l’imminente e l’immobile in un rituale musicale dilatato nel tempo, celebrazione del suono e del ballo. In questa conversazione musicata nello spazio di WEGIL, il collettivo che in questi anni vi ha dato vita esplicita i modi e i giochi attraverso i quali costruisce la sua materia sonora. Ascolti e racconti, sorpresa e canti.
Prenotazione a questo link 

alle 20.45 al WEGIL | Rita Natálio – Spillovers – a performative reading
lecture performance (40′) In inglese con sovratitoli in inglese e italiano
Spillovers di Rita Natálio è un intreccio tra performatività e scrittura che annoda l’immaginazione ed esperienza somatica attraverso gli strumenti del transfemminismo e dell’ecologia. È un testo aptico, un manuale sul sesso, un saggio di fantascienza sull’acqua e sul piacere che propone una rilettura di Lesbian Peoples: Material For A Dictionary (1976) di Monique Wittig e Sande Zeig. Rita Natálio dialoga con le proposte e le fantasie contemporanee di Astrida Neimamis, Audre Lorde, Dionne Brand, Kathryn Yusoff, Isabelle Stengers, Malcom Ferdinand, Valentina Desideri & Denise Ferreira da Silva, Ursula K. Le Guin, tra le altre.
Il testo proferito si configura come un glossario in cui si affermano protocolli sensoriali e coreografici come mezzo di lettura e comprensione di innesti umani/non umani. Il corpo integralmente nudo dell_ performer si muove, vibra e rimbalza facendosi materia che informa la scrittura  e che, nel farlo, chiama a raccolta archivi di immagini e libri nutriti di pensiero e pratiche ecofemministe. È la materia che informa la scrittura e, nel farlo, chiama a raccolta archivi di immagini e libri nutriti di pensiero e pratiche ecofemministe.
Biglietti 

alle 21.45 al WEGIL | Muna Mussie – fóro fòro
Fòro fóro è l’accadimento pubblico che segue le pratiche agite in Verso l’immagine, laboratorio che interroga l’immagine a partire dal dialogo tra persone cieche e vedenti attraverso due linguaggi differenti: il Braille, un metodo di scrittura e lettura formato da punti in rilievo, e il Ricamo. Entrambi questi linguaggi imprimono o traforano una superficie, riportando alla luce un segno, una forma, un’immagine tra il visibile, invisibile, tattile.
Per Fòro fóro Muna Mussie trae ispirazione dal gioco della matassa analizzato da Donna Haraway, che riconosce nelle “figure di filo” un’analogia con i processi di pensiero e di creazione, pratiche pedagogiche e performance cosmologiche. Creare delle figure di filo significa passare e ricevere, scegliere dei fili o lasciarli perdere, fare e disfare, tracciare e seguire una trama nel buio, per iscrivere altre storie.
Per Short Theatre 2022 l’artista e il suo cerchio di alleat_ si espone nel fare e dire parole, alludendo all’interscambio tra fòro, luogo anticamente legato al ritrovo della comunità, del commercio, della politica e della giustizia, e a fóro che rimanda a un buco da cui entrare e uscire.
Biglietti 

alle 22.30 al WEGIL | Làzara Rosell Albear – Unsurrounded
Unsurrounded è un solo di Làzara Rosell Albear, costruito in serie, che indaga la nozione di self-portrait con immagini, percussioni, registrazioni sul campo, una tromba tascabile e la voce. Attenta alla manipolazione parametrica del suono e del movimento di immagini proiettate, l’artista belgo-cubana compone un universo che disattiva le connessioni cause/effetto tra le vicende attraverso una immersione acustica che disegna e disgrega paesaggi sonori. La performance Unsurrounded è concepita come un processo in divenire e si sintonizza ad ogni luogo in cui viene eseguita, nutrendosi degli input che arrivano dagli strati materici e dalle nuove interazioni con l’ambiente in cui risuona, estendersi anche a collaborazioni con altri soggetti, artist_, musicist_, animali inclusi.
Biglietti 

dalle 23.30–01 al WEGIL | Pescheria – Dj Set
Pescheria cura il dj set sulla Scalinata di WEGIL, che chiude la giornata del 14 settembre, gratuito per tutt_-
Ingresso gratuito

al WeGil | Andrea Lo Giudice – A + G
A+G è un progetto site specific di Andrea Lo Giudice che prevede interventi effimeri su edifici storici di epoca fascista della città di Roma. Short Theatre 2022 accoglie la sua prima tappa, invitando l’artista a trasformare la facciata di Wegil, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, da quattro anni una delle sedi principali del festival. Grazie all’applicazione di pigmenti fosforescenti naturali, precedentemente protette da un film di ciclododecano, alcune lettere delle iscrizioni fasciste subiscono un processo di risemantizzazione poetica. La retorica fascista — autoritaria e guerrafondaia — viene sovrastata e contrastata. Col buio il pigmento fosforescente rilascia la luce diurna accumulata e nuove frasi emergono dalle diverse iscrizioni incise nel marmo. L’intervento è visibile per un tempo variabile, dipendente dagli agenti atmosferici fino al suo naturale deterioramento. Emulando il processo magico della scrittura di un desiderio per lasciarlo bruciare nel fuoco con la speranza che si avveri, al crepuscolo emerge il sogno recondito dell’architettura stessa.
ingresso gratuito

Il programma potrebbe subire variazioni

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