Appuntamenti del 15 settembre

Appuntamenti del 15 settembre

La studiosa e attivista Antonia Anna Ferrante in dialogo con Ilenia Caleo, la performance Sfera di MK, una lecture performance di Rita Natálio e altri appuntamenti

Nell'ambito di Short Theatre 2022 - ¡Vibrant Matter!

15.09.2022 ORE 17:00 Mattatoio, Teatro India e WeGil

Informazioni

dalle 10 alle 18 al Mattatoio | Gisèle Vienne – 40 Portraits (2003—2008)
40 Portraits (2003—2008) è un’esposizione di ritratti di Gisèle Vienne che accompagna Short Theatre in tutta la sua durata. L’installazione ospita le fotografie dei volti muti delle bambole create dall’artista dal 2003 nella loro sospensione tra infanzia e adultità, tra corpo vivo e inanimato. Le bambole non sono oggetti inerti ma presenze che affollano l’immaginario dei lavori scenici che, in questa serie fotografica, diventano ambigue figure in posa: Lolite tristi, talvolta pesantemente truccate, che si fanno esseri androgini fino a diventare simulacri della morte. 40 Portraits (2003—2008) pone spettatori e spettatrici in una condizione complice: il voyeurismo è qui una trappola per un confronto diretto con l’oggetto scabroso della fantasia che invita a fare i conti con le forme di dominio che ci cullano. 40 Portraits (2003—2008) è parte di PRISMA – Inventario di bagliori Gisèle Vienne nella città di Roma.
ingresso gratuito

alle 18 al WEGIL | Chiara Bersani – Seeking Unicorns
Dell’Unicorno non si sa nulla. Le sue radici si sono perse nel susseguirsi di generazioni di esseri umani distratti. Forse tutto è nato da un fraintendimento, dall’interpretazione sbagliata di manufatti coniati in India durante l’Età del Bronzo. Cosa succede se nell’immaginario collettivo appare una figura dai tratti mitologici eppure orfana di un mito che ne motivi e descriva l’esistenza? Nasce un simbolo. Fragile. Sradicato. Perfetta vittima sacrificale per chiunque desideri riempirlo di significati.
Seeking Unicorns è la versione per gli spazi non teatrali di Gentle Unicorn, opera manifesto di Chiara Bersani. L’ambiente sonoro site-specific amplifica l’ascolto e i sensi, allenando lo sguardo, conferendo nuova luce e storia a quei luoghi che chiedono di essere riabitati. L’Unicorno, qui, diventa la sembianza fisica e immaginifica su cui declinare il concetto di Corpo Politico, centrale nel percorso artistico dell’artista, in cui il corpo non è più, soltanto, testimonianza di una storia vissuta ma entità politica, resa tale dall’incontro/scontro con la società. 
Biglietti 

alle 19 al WEGIL | Antonia Anna Ferrante – Cosa può un compost. Fare con le ecologie femministe e queer
Il compost è un modello radicalmente alternativo di conoscenza e convivenza dentro ecologie disturbanti, in cui le specie hanno interazioni che non sono fondate né sull’armonia né sulla conquista. Il compost fermenta sui margini dove il femminismo e il queer incontrano le ecologie politiche, su un terreno humificato da teorie, pratiche e attivismo.
Si entra nel compost senza la malinconia della propria identità, accettando di divenire altro, trasformando la propria individualità e trasformando l’insieme. Si diventa un assemblaggio in cui corpi uni e pluricellulari cooperano, negoziano, si parassitano, cambiando in continuazione la loro composizione e ciò che li circonda, al punto da rendere impossibile la differenziazione degli elementi.
La studiosa e attivista Antonia Anna Ferrante — in dialogo con Ilenia Caleo —  ripercorre le fermentazioni che hanno agitato il libro Cosa può un compost. Fare con le ecologie femministe e queer, pubblicato nel 2022 per Sossella Editore.
Prenotazione a questo link 

alle 19 al Teatro India | MK – Sfera
Con audiodescrizione live
Il mescolamento tra coreografia e linguaggio verbale è al centro di uno dei due lavori che mk presenta a Short Theatre 2022, negli spazi del Teatro India: Sfera, un assemblaggio di corpi alla ricerca di una possibile intesa a partire dall’uso della parola, colta sia nel suo potere linguistico sia nella sua concretezza di fenomeno fisico. Sfera si affida a una commistione caotica di soggetti condizionata dall’immediatezza e dalla perdita di definizione tra i corpi. Un corpo immediato non ha tempo per essere decifrato, si produce in un’intenzione ambientale, e sperpera parole e gesti per fare spazio. La coreografia si mostra per quello che è: un evento atmosferico che predispone connessioni fisiologiche e nuove forme di intimità.
Dall’incontro tra Camilla Guarino, Giuseppe Comuniello e il coreografo Michele Di Stefano prende forma una nuova possibilità per Sfera. Nella replica delle 19.30, il pubblico che assisterà allo spettacolo potrà avvalersi dell’audiodescrizione poetica realizzata live da Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello e immaginata per rendere accessibile la performance al pubblico cieco e ipovedente.
performance Biagio CaravanoAndrea DionisiSebastiano GeronimoLuciano Ariel LanzaLaura ScarpiniFrancesca Ugolini
coreografia, set costumi Michele Di Stefano
Biglietti 

alle 20.30 al WEGIL | Rita Natálio – Spillovers – a performative reading
lecture performance (40′) In inglese con sovratitoli in inglese e italiano
Spillovers di Rita Natálio è un intreccio tra performatività e scrittura che annoda l’immaginazione ed esperienza somatica attraverso gli strumenti del transfemminismo e dell’ecologia. È un testo aptico, un manuale sul sesso, un saggio di fantascienza sull’acqua e sul piacere che propone una rilettura di Lesbian Peoples: Material For A Dictionary (1976) di Monique Wittig e Sande Zeig. Rita Natálio dialoga con le proposte e le fantasie contemporanee di Astrida Neimamis, Audre Lorde, Dionne Brand, Kathryn Yusoff, Isabelle Stengers, Malcom Ferdinand, Valentina Desideri & Denise Ferreira da Silva, Ursula K. Le Guin, tra le altre.
Il testo proferito si configura come un glossario in cui si affermano protocolli sensoriali e coreografici come mezzo di lettura e comprensione di innesti umani/non umani. Il corpo integralmente nudo dell_ performer si muove, vibra e rimbalza facendosi materia che informa la scrittura  e che, nel farlo, chiama a raccolta archivi di immagini e libri nutriti di pensiero e pratiche ecofemministe. È la materia che informa la scrittura e, nel farlo, chiama a raccolta archivi di immagini e libri nutriti di pensiero e pratiche ecofemministe.
Biglietti 

alle 20.30 al Teatro India | Marta Bellu – I versi delle mani
I versi delle mani è una tappa della ricerca della coreografa Marta Bellu sulla relazione movimento, composizione musicale e pratiche contemplative, e il primo lavoro da interprete in solo della danzatrice Laura LucioliI versi delle mani esplora la costruzione simultanea di una partitura musicale e coreografica tracciata nello spazio attraverso linee, punti, parole che attivano intensità nella qualità del gesto controllato. Le parole|mani irradiano traiettorie gestuali e materia sonora nello spazio come intreccio tra il percorso artistico e pedagogico di Marta Bellu e gli inneschi affettivi ed espressivi di Laura Lucioli e Agnese Banti, musicista e performer interessata alla connessione tra gestualità del corpo e fisicità del suono.
Biglietti 

alle 21.30 al WEGIL | Muna Mussie – fóro fòro
Fòro fóro è l’accadimento pubblico che segue le pratiche agite in Verso l’immagine, laboratorio che interroga l’immagine a partire dal dialogo tra persone cieche e vedenti attraverso due linguaggi differenti: il Braille, un metodo di scrittura e lettura formato da punti in rilievo, e il Ricamo. Entrambi questi linguaggi imprimono o traforano una superficie, riportando alla luce un segno, una forma, un’immagine tra il visibile, invisibile, tattile.
Per Fòro fóro Muna Mussie trae ispirazione dal gioco della matassa analizzato da Donna Haraway, che riconosce nelle “figure di filo” un’analogia con i processi di pensiero e di creazione, pratiche pedagogiche e performance cosmologiche. Creare delle figure di filo significa passare e ricevere, scegliere dei fili o lasciarli perdere, fare e disfare, tracciare e seguire una trama nel buio, per iscrivere altre storie.
Per Short Theatre 2022 l’artista e il suo cerchio di alleat_ si espone nel fare e dire parole, alludendo all’interscambio tra fòro, luogo anticamente legato al ritrovo della comunità, del commercio, della politica e della giustizia, e a fóro che rimanda a un buco da cui entrare e uscire.
Biglietti 

alle 21.30 al Teatro India | Mette Ingvartsen – The Dancing Public
La folla in movimento per le strade è da sempre considerata sospetta, come racconta la storia della danza connessa a follia e mania. Eppure, esplosioni estatiche di danze implacabili, sussulti, convulsioni corporee e gesti incontrollabili non hanno mai smesso di diffondersi, crescendo e pulsando in un movimento di massa. Evocando le maratone di ballo degli anni ’30 negli Stati Uniti e le coreomanie medioevali, Mette Ingvartsen esplora il ballo nello spazio pubblico, l’estasi del movimento in un assembramento all’indomani della pandemia: movimenti che, implacabili e incontrollabili, si diffondono come un contagio. The Dancing Public fa esplodere l’isolamento che ha caratterizzato i due anni appena passati con un’intensa miscela di movimenti inarrestabili, musica incessante, ritmi frenetici di parole e canti.
Un fenomeno sociale, una celebrazione, un concerto di spoken word, una frenesia fisica che porta allo scatenamento, un invito a una danza maniacale, un rito magico di liberazione collettiva. Un solo che allude alla domanda: può una danza dirottare e rimescolare il corpus sociale di chi assiste allo spettacolo? Cos’è questo bisogno di eccesso di movimento che si sente nei corpi? Siamo pront_ a lasciarci inebriare ancora?
Biglietti 

alle 23 al Teatro India | Deep’n’Dance
dj set – Deep ‘n Dance (D’N D) è un collettivo multidisciplinare nato casualmente nel 2019 a Roma Est e fronteggiato da Luca Salvatori, Amanda Lean e Not4Climbing.
D’N D ha suonato in diversi club di Roma e non solo, collaborando con nomi noti della scena pop underground, locale e internazionale, fortemente motivato a dare sempre priorità al proprio gusto.
Poco prevedibili, metropolitani, camaleontici e senza troppe regole: un tridente ecclettico ed in costante sviluppo, sterzante sopra una tangenziale estera senza GPS o indicazioni.
ingresso gratuito

al WeGil | Andrea Lo Giudice – A + G
A+G è un progetto site specific di Andrea Lo Giudice che prevede interventi effimeri su edifici storici di epoca fascista della città di Roma. Short Theatre 2022 accoglie la sua prima tappa, invitando l’artista a trasformare la facciata di Wegil, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, da quattro anni una delle sedi principali del festival. Grazie all’applicazione di pigmenti fosforescenti naturali, precedentemente protette da un film di ciclododecano, alcune lettere delle iscrizioni fasciste subiscono un processo di risemantizzazione poetica. La retorica fascista — autoritaria e guerrafondaia — viene sovrastata e contrastata. Col buio il pigmento fosforescente rilascia la luce diurna accumulata e nuove frasi emergono dalle diverse iscrizioni incise nel marmo. L’intervento è visibile per un tempo variabile, dipendente dagli agenti atmosferici fino al suo naturale deterioramento. Emulando il processo magico della scrittura di un desiderio per lasciarlo bruciare nel fuoco con la speranza che si avveri, al crepuscolo emerge il sogno recondito dell’architettura stessa.
ingresso gratuito

Il programma potrebbe subire variazioni

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