Appuntamenti del 17 settembre

Appuntamenti del 17 settembre

Tanti appuntamenti al Mattatoio, Teatro Palladium, Parco Sangalli, Angelo Mai, Teatro Argentina, Teatro Fellini e WeGil

Nell'ambito di Short Theatre 2022 - ¡Vibrant Matter!

17.09.2022 ORE 17:00 Vari luoghi

Informazioni

dalle 10 alle 18 al Mattatoio | Gisèle Vienne – 40 Portraits (2003—2008)
40 Portraits (2003—2008) è un’esposizione di ritratti di Gisèle Vienne che accompagna Short Theatre in tutta la sua durata. L’installazione ospita le fotografie dei volti muti delle bambole create dall’artista dal 2003 nella loro sospensione tra infanzia e adultità, tra corpo vivo e inanimato. Le bambole non sono oggetti inerti ma presenze che affollano l’immaginario dei lavori scenici che, in questa serie fotografica, diventano ambigue figure in posa: Lolite tristi, talvolta pesantemente truccate, che si fanno esseri androgini fino a diventare simulacri della morte. 40 Portraits (2003—2008) pone spettatori e spettatrici in una condizione complice: il voyeurismo è qui una trappola per un confronto diretto con l’oggetto scabroso delle nostre fantasia che invita a fare i conti con le forme di dominio che ci cullano. 40 Portraits (2003—2008) è parte di PRISMA – Inventario di bagliori Gisèle Vienne nella città di Roma.
ingresso gratuito

dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 17 al Teatro Palladium | MK – Eden
Eden è l’incontro intimo tra due corpi che si trovano in posizioni differenti: scena e platea di un enorme teatro vuoto. È, a ben guardare, un esercizio di cattività che riguarda entrambi i corpi, apparentemente complici di una rinuncia al “paradiso” in reciproca solitudine. Ma l’eccezionalità del contesto innesca un sospetto. Non si tratta di una rinuncia, perché il paradiso è esattamente ciò che è davanti a te, ed è proprio quella persona che stai guardando. Sia che tu sia in platea o sul palco, nell’assoluta reversibilità dell’incontro. Un’occasione per riscoprire quel patto tra spettatore e performer che non smette mai di rinnovarsi. Il teatro assume la forma di quel giardino originario dove avvenne il primo incontro tra due esseri umani, un incontro che non ha più legami con la vicenda bliblica. Eden investiga il primo incontro, ora tra chi guarda e chi si agisce, per un nuovo stupore.
Eden parte da un’intuizione di Emanuele Masi che, nutrita dalle riflessioni e il dialogo con tre coreograf_ – Carolyn Carlson, Rachid Ouramdane e in primis Michele Di Stefano – dà vita a un lavoro di confronto ricco più che mai.
Eden è presentato nella programmazione di Orbita nella cornice del focus dedicato a mk e realizzato da Orbita | Spellbound – Centro di Produzione Nazionale della Danza, in collaborazione con Short Theatre 2022 e Teatro Biblioteca Quarticciolo, così come il debutto di Sfera a Short Theatre 2022 il 15 e 16 settembre al Teatro India.
Prenotazioni e biglietti via mail alll’indirizzo orbitapromozione@gmail.com

dalle 16 alle 19 al Parco Sangalli | Enrico Malatesta – I Lift One Stone and I Am Thinking
I Lift One Stone and I Am Thinking è un progetto di Enrico Malatesta dedicato al poeta americano Robert Lax e si manifesta attraverso un reading in cui il testo diventa suono e il suono diventa testo. La proposta artistica e di condivisione è workshop-based; essa riguarda la creazione di una lettura collettiva svolta in situ e in movimento, durante la quale le parole di Robert Lax vengono utilizzate sia come suono, sia come indicazione per la realizzazione di azioni performative. I/le partecipanti al workshop, dopo una breve introduzione al lavoro dello scrittore americano, riceveranno alcuni testi e lavoreranno sia sull’atto di pronunciare i Poems, utilizzando la propria voce in relazione al corpo e allo spazio, sia sull’atto di agire le parole dei testi, dando inizio a momenti performativi che partono dalla parola e la oltrepassano.
Entrambe le possibilità — dire e agire — verranno ulteriormente sostenute da_ partecipanti stess_ i/le quali, sfruttando i found sounds presenti in situ, attueranno una sonorizzazione autonoma del reading.
La presenza di alcuni dispositivi di registrazione e riproduzione del suono portatili creerà un ulteriore suono al reading, un legato-slegato di reminiscenze sonore e voicescapes che si relazionano e confrontano con l’azione dei partecipanti e con il suono dello spazio (soundscape) che accoglie il progetto, il parco pubblico Giordano Sangalli nel quartiere di Torpignattara. Il suono elettroacustico, a cura del sound artist Renato Grieco emerge come un territorio sonoro altro, una presenza autoriale minima e vasta assieme alle parole, ai movimenti, agli oggetti, ai corpi.
Il titolo è un estratto del poem [One Stone] di Robert Lax
Orig. 1960. First publ. in “R.L.: New Poems” ed. Emil Antonucci with Journeyman Books, New York 1962
ingresso gratuito

alle 17 al WEGIL | Simone Montozzi – Arca
presentazione con interprete LIS
Il 17 settembre nella Hall di WEGIL, Simone Montozzi presenta Arca, il suo primo libro a fumetti, edito per Rizzoli Lizard (2022).
Con un segno ammaliante, capace di giocare con chiaroscuri di grande effetto, sequenze giocose e momenti dal respiro epico, Simone Montozzi racconta una storia che intreccia il mito biblico alla Fattoria degli animali, e che dà corpo ai problemi e alle paure che pesano sul nostro presente. Protagonista è una scimmia che, in compagnia di scimpanzé, macachi e babbuini, è confinata da mesi in uno stanzone di legno senza neanche una finestra, illuminato solo da strane pietre iridescenti. Acqua e cibo non mancano mai, ma chi ha rinchiuso le scimmie lì dentro? E perché? Il mistero si infittisce quando si scopre che i primati non sono gli unici ospiti di quella strana prigione. Un asino flemmatico, una pecora diffidente e la scimmia cominciano a esplorare il labirinto di gabbie per trovare la verità, incontrando esemplari di ogni specie, provenienti da ogni angolo del pianeta. Con l’autore saranno presenti Elisabetta Visalberghi, etologa di rilievo nel panorama italiano, e Adriano Ercolani, filosofo, scrittore e critico letterario.
Prenotazione a questo link 

dalle 18.30 all’Angelo Mai | L’arte queer del fallimento + Moor Mother live
presentazione del libro in inglese con traduzione in italiano con Jack Halberstam, Elia EG Arfini, Dafne Boggeri (TOMBOYS DON’T CRY), Ilenia Caleo, Maddalena Fragnito
A seguire: Moor Mother live
LINE UP
ϟ Moor Mother (live)
ϟ Bunny Dakota
ϟ TOMBOYS DON’T CRY (Tzaziky&Crack/Alieni)
ϟ Mary Gehnyei
ϟ La Diferencia
ϟ Sandra Mason
ϟ Qursarina
7€ + tessera arci

alle 20.30 al Teatro Argentina | Gisèle Vienne – Crowd
Crowd è la rappresentazione di un rituale: quello della festa, fatto sociale totale, pratica collettiva e dispositivo simbolico che appartiene a tutte le società ed epoche. La festa che visita letteralmente il palcoscenico del Teatro Argentina è un rave party: attraverso posture, attitudini, gestualità, i corpi in movimento rievocano la memoria antica di fenomeni di trance, baccanali e tarantelle nel presente dell’azione. Ma laddove la festa allude a un eccesso di vita intensificata nel dispendio collettivo di energia, qui si scopre frenata grazie a un effetto rallenty che dilata la percezione delle cose.
Come gli individui fanno gruppo? Quali flussi si spostano da una singolarità all’altra? Quali umori si propagano? Come agiscono le forme di controllo? E quelle dell’emulazione?
Come quando a una festa ci soffermiamo a osservare il numero di “storie” che hanno luogo davanti ai nostri occhi, così in Crowd le narrazioni e i movimenti si compongono e disfano, mescolandosi con l’alterazione temporale che confonde ogni certezza della visione.
Lo spettacolo chiede a spettatori e spettatrici di aderire all’opera, di farne esperienza, di sostare dentro la vibrazione ritmica che produce. Sebbene sia priva di testo, Crowd è un’opera capace di comporre micro-storie che si stratificano nella simultaneità degli elementi espressivi —movimento, luce, suono— in una gamma in divenire di sentimenti contrastanti di adesione e distanza, di partecipazione e disagio. Che si tratti di dominazione o amore, siamo lì insieme ai e alle 15 interpreti riunite sul palco, catapultati dentro un quadro che conserva i tratti dell’allucinazione, laddove affiora qualcosa che profondamente ci riguarda.
Biglietti 

alle 21 al Teatro Fellini – Pontinia | Encyclopédie De La Parole / Elise Simonet & Joris Lacoste – Jukebox ‘Roma’ ed. 2022
Se sono a Roma, a Conakry, a Gennevilliers o a San Pietroburgo, quali sono le diverse forme di discorso che mi attraversano nella loro materialità? Jukebox ‘Roma’ ed. 2022 è un’opera solista concepita per un preciso spazio geografico; per una città, i propri abitanti e i propri discorsi. Ogni sua realizzazione site-specific nasce dalla collaborazione del collettivo Encyclopédie de la parole con un_ performer, un_ dramaturg, un_ tradutt_ e vari raccoglitori di discorsi locali che collezionano, classificano, trascrivono i documenti audio. Nella sua versione italiana — interpretata dall’attrice e cantante Monica Demuru — Jukebox è già apparso a Roma, Prato, Cagliari e torna ora a Short Theatre, contesto nazionale da cui è partito, ora arricchito dai documenti raccolti in ciascuna delle tappe successive. Jukebox ‘Roma’ ed. 2022 è una performance mai uguale a se stessa, in cui Monica Demuru presta voce, corpo, tonalità del dire, all’esplorazione del paesaggio acustico e orale che risuona in ciascun luogo. Il pubblico è invitato a scegliere da una sorta di tracklist l’estratto sonoro da ascoltare, rivelando come la lingua produca un universo culturale, atmosferico, affettivo.
8€ ridotto + d.p.

al WeGil | Andrea Lo Giudice – A + G
A+G è un progetto site specific di Andrea Lo Giudice che prevede interventi effimeri su edifici storici di epoca fascista della città di Roma. Short Theatre 2022 accoglie la sua prima tappa, invitando l’artista a trasformare la facciata di Wegil, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, da quattro anni una delle sedi principali del festival. Grazie all’applicazione di pigmenti fosforescenti naturali, precedentemente protette da un film di ciclododecano, alcune lettere delle iscrizioni fasciste subiscono un processo di risemantizzazione poetica. La retorica fascista — autoritaria e guerrafondaia — viene sovrastata e contrastata. Col buio il pigmento fosforescente rilascia la luce diurna accumulata e nuove frasi emergono dalle diverse iscrizioni incise nel marmo. L’intervento è visibile per un tempo variabile, dipendente dagli agenti atmosferici fino al suo naturale deterioramento. Emulando il processo magico della scrittura di un desiderio per lasciarlo bruciare nel fuoco con la speranza che si avveri, al crepuscolo emerge il sogno recondito dell’architettura stessa.
ingresso gratuito

Il programma potrebbe subire variazioni

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