APPUNTAMENTI DEL 22 NOVEMBRE
GRATUITO

APPUNTAMENTI DEL 22 NOVEMBRE

Performance, workshop e installazioni

Nell'ambito di CTONIA 2023

22.11.2023 ORE 20:00 Fortezza Est
Via Francesco Laparelli, 62

Informazioni

Je Vous Aime – una performance per gli udenti
dalle ore 20.00 alle ore 21.00
Je Vous Aime è una lecture di Diana Anselmo (performer sordo bilingue italiano e LIS e attivista) e Sara Pranovi (interprete LIS con competenze specifiche nella performance artistica). Je Vous Aime è una lecture che si appoggia al linguaggio della conferenza spettacolo, con un afflato performativo e sostenuto da un apparato multimediale a sostegno del discorso, dipanandosi fra storytelling verbale, slides, videotestimonianze in Lingua Italiana dei Segni (LIS) e Visual
Sign (forma poetica delle lingue dei segni) con lo scopo di parlare di audismo, fonocentrismo e linguicismo e di riscrivere la «letteratura dei padroni». Il nucleo della lecture si sviluppa a partire da un documento storico dei primordi della cinematografia: un cortometraggio creato nel 1891, quattro anni prima della prima dei Lumière. Partendo dalle nozioni di Storia e di Archivio (inteso come dispositivo al servizio dei sistemi di potere), la lecture si pone di porre in luce «coloro di
cui la Storia non tiene conto»; svelando così come il primo video di sempre fosse finalizzato ad insegnare la lettura labiale ad un gruppo di ragazzi Sordi – dopo che per legge venne proibito di segnare dopo che nel 1880 erano state abolite le lingue dei segni da tutta Europa. Tale fu il verdetto del Congresso di Milano, le cui conseguenze si riversano ancora nelle Sorde e nei Sordi di oggi. In Italia, la LIS torna ad essere riconosciuta come vera lingua solo a maggio 2021.
Centoquarantunanni dopo.
Con Diana Anselmo e Sara Pranovi; regia Diana Anselmo; testimonianze di Paolo Girardi, Leonarda Catalano, Mario Minucci, Maurizio Anselmo, Anna Folchi, Vincenza Giuranna, Diana Vantini, Matteo Pedrazzi; evento realizzato con il sostegno di IntercettAzioni – circuito della Lombardia.
Gratuito con prenotazione consigliata (tramite piattaforma Eventbrite)

OUR BODY REMAINS THE ENDURING REALITY
dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Il workshop Our body remains the enduring reality è pensato come un momento di incontro in forma di workshop e pratica partecipativa che seguirà la lecture performance Je vous aime di Diana Anselmo e di Sara Pranovi. L’intento del workshop è quello di allargare le maglie del discorso affrontato, partendo nello specifico da alcuni atti del 1880 relativi all’abolizione in Europa di tutte le Lingue dei Segni in quanto lingue “incorporate”: “In questa dimostrazione mimica […] non c’è che il corpo; il corpo, vale a dire la minor parte dell’essere umano” (Atti del Congresso di Milano, 1880). Nello specifico il duo di artist* e attivist* cercherà, assieme al pubblico presente, un atterraggio concreto a partire dai corpi e da un discorso sulla costruzione della gestuali e dalla trasmissione di alcune delle pratiche che animano la loro ricerca artistica
di Anselmo/Pranovi. Il nucleo di partenza del discorso sarà incentrato su una sessione di lavoro intorno ai codici della Lingua Italiana dei Segni (LIS) e della Visual Sign (forma poetica delle lingue dei segni), con l’intento di approcciare gli strumenti espressivi di questi ambiti linguistici partendo da pratiche motorie e discorsive.
Con Diana Anselmo e Sara Pranovi;
Gratuito a ingresso libero

ACTIO
dalle ore 16.00 alle ore 22.30
L’installazione di Panzetti / Ticconi (collettivo pluripremiato e tra più rilevanti nell’ambito delle arti visive e contemporanee, che vanta collaborazioni prestigiosi con alcune delle istituzioni più importanti europee ed extra europee), è Basata sull’opera di Quintiliano Institutio oratoria, libro XI, capitolo III De pronuntiatione nella quale il celebre autore definì i processi di formazione del perfetto oratore, dall’infanzia alla vecchiaia. Nel terzo capitolo dell’undicesimo libro elenca e riassume la serie di gesti che un oratore impara per eseguire efficacemente un discorso. Nell’ambito dell’apprendimento di un discorso, la quinta fase del processo di composizione è definita come “actio”, l’azione oratoria definita da Aristotele come “una sorta di eloquenza corporea”. L’actio, o declamazione, fa parte di una più ampia metodologia compositiva che è governata da una logica di “coerenza assoluta” ed è il primo prerequisito per l’uso virtuoso
del linguaggio e la realizzazione dell’intenzione persuasiva.
Le parti che costituiscono l’installazione si articolano in dieci capitoli che seguono rigorosamente la struttura suggerita da Quintiliano nell’elenco dei gesti proponendo al pubblico un excursus all’interno di questa dissertazione visuale sui dispositivi di potere primigènii e sul loro transito nella corporeità.
Di e con Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi; fotografia Sergio Salo.
Gratuito a ingresso libero

WHITE GARDEN
dalle ore 16.00 alle ore 22.30
Con l’installazione White Garden, Salvo Lombardo indaga la cultura visiva etnocentrica egli immaginari razzisti veicolati dalle Esposizioni coloniali, in particolare tra il XIX e il XX secolo. Il progetto è stato originariamente ideato e realizzato nell’ambito della mostra collettiva May Town in Zetkin Park, a cura di Schaubühne Lindenfels Leipzig che si prefiggeva di rileggere, in una prospettiva postcoloniale, l’Esposizione Industriale e Commerciale Sassone-Turingia (Leipzig, 1897), con interventi di artisti provenienti da Cile, Germania, Italia, Colombia, Messico, Namibia,Panama, Polonia, Tanzania, USA. Il lavoro di Lombardo indaga i nessi tra corporeità, immaginario e meccanismi di potere, tentando di mettere a fuoco i processi di costruzione dell’ “alterità etnica” basati sulle rappresentazioni di corpi “razzializzati” e sulle ricostruzioni europee di mondi esotici, pensate per occhi europei e plasmate dal fascino dell’idea di un mondo“selvaggio” da esplorare:
l’intero mondo extraeuropeo percepito come un giardino botanico inesplorato. Un giardino da addomesticare, da tingere di bianco. E oggi?
ideazione, drammaturgia, regia e testi di Salvo Lombardo, video editing Maria Elena Fusacchia, musica Fabrizio Alviti, Giuseppe Verdi, texts Salvo Lombardo; contributi artistici di Jaskaran
Anand, Lucia Cammalleri, Cesare Benedetti, Leonardo Diana, Fabritia D’Intino, Lily Brieu, Daria Greco; produzione Chiasma con il supporto di MIC – Ministero della Cultura e Schaubühne Lindenfels Leipzig.
Gratuito a ingresso libero

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