L’imperatore Alessandro Severo fece costruire sull’Esquilino un grandioso ninfeo la cui posizione su uno dei punti più alti della città lo rendevano visibile da vari punti di Roma. Oltre ad essere elemento di “arredo” cittadino, il ninfeo era soprattutto un “castellumaquae”, cioè un punto di distribuzione dell’acqua agli edifici imperiali, ai privati cittadini e agli edifici pubblici. Oggi di quella complessa struttura rimangono imponenti resti all’interno del giardino Nicola Callipari a Piazza Vittorio, noti però a tutti i romani come “Trofei di Mario”. Durante la visita si conosce la storia del monumento in relazione alla topografia della zona ed alle strutture antiche circostanti e ne scopriremo l’aspetto originario fino a comprendere il perché della sua moderna denominazione.
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