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Book Launch
Con Tommaso Arnaldi, Nicolò Pellarin e Francesca Pionati
Nell'ambito di MUSEO PER L'IMMAGINAZIONE PREVENTIVA - MACRO
Home MUSEO PER L'IMMAGINAZIONE PREVENTIVA - MACRO Book Launch
Con Tommaso Arnaldi, Nicolò Pellarin e Francesca Pionati
Nell'ambito di MUSEO PER L'IMMAGINAZIONE PREVENTIVA - MACRO
Ispirato all’omonima esperienza vissuta a Roma nel 1977 – quando il mitico Beat ’72, teatro indipendente romano d’avanguardia guidato da Simone Carella, Ulisse Benedetti, Franco Cordelli e Giuseppe Bartolucci, diede inizio a una stagione di 10 giorni di happening in giro per la città – nel 2021 un gruppo di artisti, curatori e designer fonda Iniziative di II.
Il collettivo vuole esplorare il rapporto tra performatività e spazio pubblico attraverso una serie di performance che si sono svolte per le strade di Roma tra l’8 e il 16 maggio, coinvolgendo alcuni artisti di spicco della scena romana.
Nel 2022 Iniziative di II si presenta sotto forma di magazine, per indagare le possibili correlazioni tra due termini apparentemente antitetici: performance ed editoria.
Con l’obiettivo ampliare il rapporto tra archivio/documentazione e forme effimere di espressione e trasmissione del sapere, è stato chiesto a una serie di artisti e ricercatori di sviluppare un lavoro editoriale che non fosse la mera documentazione di un lavoro performativo, ma piuttosto una delle sue parti integranti.
Il risultato è un magazine d’artista che combina la ricerca accademica con varie pratiche artistiche ed editoriali, per presentare al lettore un oggetto in grado di rivelare diversi significati verbali e non verbali.
Proseguendo il percorso di ricerca iniziato con la Issue#0, II Magazine Issue#1 si interrogherà sulle contraddizioni intrinseche all’editoria e sul suo rapporto con forme di espressione meno visibili o permanenti.
Nell’era dell’algoritmo, tutto ciò che è condiviso è soggetto a riduzione, classificazione e potenzialmente infinita riproduzione. Attraverso il lavoro un gruppo di artisti, ricercatori e autori, metterà in luce storie diverse, riflettendo sui motivi che hanno portato (o non hanno portato) alla loro pubblicazione, e su diversi meccanismi editoriali. Quali modi di pubblicare possiamo immaginare che superino le forme di comunicazione tradizionalmente accettate e decodificate? Possiamo condividere informazioni e conoscenze, generando allo stesso tempo uno spazio opaco che possa proteggere il materiale che viene reso pubblico?
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