CANOV.A.1

Una nuova produzione che, nella commistione tra l’arte del circo, la danza e il teatro diventa archetipo dell’incontrarsi, fondersi e contaminarsi per trovare un linguaggio capace di arrivare nel profondo, capace di costruire una verticalità espressiva più spinta e plasmare contaminazioni multidisciplinari nella contemporaneità del gesto dell’artista di circo, così come il gesto della danza, come la voce dell’attore teatrale.
Proprio come Il marmo del maestro Canova diviene carne e sentimento in Amore e Psiche, virtuosismo armonico delle Tre Grazie, eleganza solenne e al tempo stesso sensuale di Paolina Borghese. La creazione è parte di una drammaturgia scenica e visiva che racconta l’esperienza artistica dei due fratelli Longo. Il circo e la danza hanno la possibilità di esprimersi nel corpo dell’acrobata, facendo propria la parola della voce attoriale fuori campo che interagisce con la coreografia nell’elaborazione di una scrittura scenica sua propria, sia sotto lo chapiteau che nelle sale convenzionali.

Con Valerio Longo ed Alberto Longo scelgono di celebrare, in occasione del bicentenario della morte – che avvenne a Venezia nell’anno 1822 – Antonio Canova scultore e pittore, maestro italiano del Neoclassicismo.