I lembi della campagna romana risparmiata da una selvaggia cementificazione sono gli ultimi elementi preziosi da tutelare, essi sono eredi e testimoni di un antico paesaggio fluviale e di un corridoio ecologico che si estendeva lungo l’asse del fiume durato fino agli anni ’60 dello scorso secolo. Attraverso la vegetazione riparia e un bosco misto si giunge all’area delle Cave di Salone, dove si apre a sorpresa un lago artificiale.
A cura di Amici dei Monti Ruffi – Federtrek.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi