Esplorando testimonianze femminili provenienti da diversi contesti culturali, Kotsali si fa portavoce di queste storie di demoni, esorcismi e invocazioni di spiriti. Così facendo, presenta un corpo in movimento che è sempre al di fuori di sé, una forma di esperienza che mette in discussione l’autosufficienza e l’autonomia della singola donna.
“Essere posseduti” sperimenta la creazione di rituali di ricordo e l’agitazione delle molteplici voci che abitano dentro di noi. Kotsali si abbandona al movimento nel tentativo di animare i fenomeni che incontra, invitandoli a rivelare il loro carattere travolgente e sovversivo.
Il programma potrebbe subire variazioni