Nell’estate del 1995 Nicola, allora diciannovenne a Parigi per vacanza, incontra Sami – o Christophe come lui preferiva farsi chiamare – un sans-papiers tunisino che vive di elemosina.
L’incontro breve ma intenso tra Nicola e Christophe che dura il tempo di uno scambio di un volantino in un bar e di una cena qualche giorno dopo, darà il via a un intenso scambio epistolare. Trent’anni dopo Nicola ritrova le lettere, conservate negli anni e sente l’urgenza di raccontare la storia di Christophe dandogli voce in prima persona, svelando la sua vita da mendicante, l’arte dell’elemosina, raccontando le vie e i calori di una città, che per anni lo ha accolto e che, a causa della mancanza di un permesso di soggiorno e della sua povertà (povertà materiale non di certo povertà d’animo) ha rappresentato il suo unico orizzonte. In un momento storico in cui i clandestini sono considerati come una massa priva d’identità, Nicola racconta il mondo interiore di uno di loro, di un poeta che, attraverso quelle lettere, ha oltrepassato una frontiera che lui stesso non avrebbe potuto attraversare e ha lasciato una traccia dei suoi pensieri più intimi.
scene e costumi Giovanni De Francesco
luci Giacomo Marettelli Priorelli
suoni Andrea Cocco
video Lorenzo Lupano
assistente alla regia Isabella Saliceti
foto di Laila Pozzo
produzione Teatro dell’Elfo
spettacolo vincitore del Premio Le cure – Caritas Ambrosiana
si ringrazia Carrozzerie n.o.t.
Il programma potrebbe subire variazioni