CinemAid Ukraine - Shchedryk
Evento a sostegno dell'industria cinematografica ucraina con la proiezione del dramma storico "Shchedryk" di Olesya Morhunets-Isayenko
Nell'ambito di Casa del Cinema
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Evento a sostegno dell'industria cinematografica ucraina con la proiezione del dramma storico "Shchedryk" di Olesya Morhunets-Isayenko
Nell'ambito di Casa del Cinema
CinemAid Ukraine Charity Film Marathon presenta il dramma storico Shchedryk (Carol of the Bells) diretto da Olesya Morhunets-Isayenko.
Prima della proiezione del film il discorso dell’attrice Oksana Mukha, l’interprete di uno dei ruoli nel film.
Il film è proiettato in ucraino con i sottotitoli in inglese. I fondi raccolti saranno trasferiti per sostenere l’industria cinematografica ucraina durante la guerra.
L’evento è organizzato dall’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana, dalla Casa del Cinema. Il co-organizzatore della parte ucraina è l’Associazione “Guarda ucraino!”
La maratona cinematografica di beneficenza è stata avviata dall’Agenzia di Stato dell’Ucraina per il Cinema insieme all’Accademia cinematografica ucraina, Associazione “Guarda ucraino!”, Associazione cinematografica ucraina, Ukrainian Motion Picture Association, Organizzazione non governativa – ONG “UkrKinoFest”, ONG “Unione degli imprenditori dell’industria televisiva e cinematografica”, ONG “Nareshti”, Azienda comunale “Kyivkinofilm”, Rete di sale cinematografiche Azienda comunale “Kyivkinofilm”, Organizzazione di beneficenza Fondo di beneficenza “Dveri”, ONG “Centro per lo sviluppo delle industrie creative.
SHCHEDRYK / “CAROL OF THE BELLS”
2022, 122 minuti
Paesi: Polonia, Ucraina
Genere: drammatico, storico
Regista: Olesya Morhunets-Isayenko
I bambini privati dei genitori dai regimi punitivi dell’URSS e del Terzo Reich si trovarono sull’orlo di uno scontro di imperi, nel vicolo cieco dell’occupazione e della trappola della Seconda guerra mondiale. Le bambine svantaggiate vengono accolti dall’insegnante di canto Sofia. Lei protegge loro e sua figlia Yaroslava, ingenua e gentile Yaroslava, che ha cercato soprattutto di riconciliare il mondo con l’incantevole melodia “Shchedryka”.
La fine della Seconda guerra mondiale non portò alla tanto attesa liberazione, ma sostituì solo la reclusione volontaria con la reclusione forzata: le bambine furono allontanate con la forza dal rifugio creato da Sofia e portate in un orfanotrofio. Nonostante la crudele educazione, l’oppressione e le cortine di ferro, le bambine hanno conservato nel corso degli anni il testo e la musica di Shchedryk, una canzone che ha collegato i loro destini decenni dopo. Quest’armonia ucraina, che, con l’ingenuità di un bambino e la resilienza di una madre, porta alla luce nel buio continuo della schiavitù tedesca e sovietica.
Il programma potrebbe subire variazioni
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