di Luciano Violante
regia e scene Giuseppe Dipasquale
con Viola Graziosi
Terza opera della Trilogia sulle Donne del mito a firma di Luciano Violante, che compone un’opera culturalmente molto alta, attraverso tre figure di donne così dette “negative” che appartengono a tutti i tempi e giungono fino a noi, per raccontarci la loro storia e la scelta di farsi testimoni della loro esperienza. Questi testi, in una relazione empatica e diretta con il pubblico, sono un grido d’amore portato con consapevolezza poetica e politica e con l’urgenza del nostro tempo, attraverso il mito che sempre ci fa da specchio e da cassa di risonanza. Dopo” Clitemnestra” che rivendica giustizia sporcandosi le mani di sangue e “Medea” che uccide i figli perché non crescano schiavi, rivendicando la sua dignità di donna, “Circe” è colei che si fa specchio degli uomini.
“Circe è la sacerdotessa del dolore, il riflesso delle profondità irrisolte altrui, colei che penetra lo sguardo ma non impietrisce”, Non più maga malefica ma riflesso dell’animalità dell’uomo, finché giunge Odisseo, il male supremo, a chiederle aiuto e ristoro.
Attraverso di lei potrà vedere sé stesso? Sarà in grado di accogliere la sua immagine riflessa? Ciò che è. Esiste una giustizia divina o dello stato? O il bene e il male sono una scelta personale, quotidiana e costante, che ci riguarda, ci riflette?
Spettacolo realizzato per il 75° Ciclo Spettacoli Classici Teatro Olimpico di Vicenza
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Il progetto si concluderà il 25 novembre con Qualcosa di lei, performance (una mise en espace) di un testo inedito scritto per Viola Graziosi da Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi, questa volta nel foyer dell’Argentina aperto sulla strada a voler coinvolgere il pubblico e la città. Si intitola
Il 19 novembre andrà in scena l’intera Trilogia sulle Donne di Luciano Violante:
Clitemnestra ore 17.30 | durata 55′
Medea ore 19 durata 55′
Circe ore 20 | durata 60′
Il programma potrebbe subire variazioni