Con Clickbait, un dittico monocromo di grandi dimensioni, l’artista mette in atto la tecnica del clickbaiting – la capacità di catturare l’attenzione del lettore online senza restituirgli un contenuto effettivo – facendo leva sulle aspettative dello spettatore. Con la loro monocromia sgargiante le opere agiscono come punti esclamativi nello spazio, mirando a dichiarare unicamente sé stesse. Come in tutto il suo lavoro anche con questi lavori Federica Francesconi indaga il concetto di percezione fallace della realtà e, in particolare, le modalità con cui le nostre aspettative la influenzano, analizzando il reale come un ibrido tra ciò che ci aspettiamo e ciò che effettivamente esiste.
Federica Francesconi (Brescia 1994), vive e lavora a Brescia. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ha collaborato con Adrian Piper e Maria Eichorn. Tra le ultime mostre personali: Fake It till You Make It, Apparatus Projects, Chicago, USA, 2022; Life Leads Us to the End of Time and Space, Apalazzogallery, Brescia, 2021; Objections to the Possibility of Understanding Our Mental Life, Indebt, Amsterdam, NL, 2021. Fra le mostre collettive: First Untitled Tennis Tournament, a cura di Mario Garcia Torres, FFprojects, Monterrey, MEX, 2022; < 1, Magma Maria, Offenbach, GER, 2021; Rilevamenti Due, a cura di Bruno Corà, CAMUSAC Museum, Cassino (Roma), 2020.
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