da La casa dei nomi di Colm Tóibín
adattamento e regia Roberto Andò
con Isabella Ragonese, Ivan Alovisio, Arianna Becheroni, Denis Fasolo
Katia Gargano, Federico Lima Roque, Cristina Parku, Anita Serafini
coro Luca De Santis, Eleonora Fardella, Sara Lupoli, Paolo Rosini, Antonio Turco
Leggendo il romanzo di Colm Tóibín – spiega il regista – La casa dei nomi, ho provato una grande emozione, e alla fine, quasi senza accorgermene, mi sono sorpreso a fantasticare sulla possibilità di mettere in scena il personaggio più grandioso che vi è narrato, Clitennestra. Una madre che vive per vendicare la morte della figlia, Ifigenia, sacrificata dal padre sull’altare degli dei. La sua vendetta ne innescherà un’altra, e a compierla su di lei saranno i figli Elettra e Oreste. Ma le antiche divinità stanno scomparendo, e la loro legge vacilla. In questo splendido testo di Colm Tóibín il mito classico della regina assassina e del vendicatore matricida diventa quindi una tragedia di passioni e debolezze profondamente umane.
Roberto Andò porta in scena con Isabella Ragonese, la tragica storia di rancore e solitudine, di sangue e vendetta, di passione e dolore che è narrata in prima persona dalle due donne, Clitennestra e Elettra. I protagonisti di Tóibín, però, risultano tragici non perché sono personaggi derivati dalla tragedia greca ma perché sono uomini e donne totalmente immersi nella drammaticità dei loro problemi familiari e sociali e soprattutto perché sono disperatamente soli. L’umanità di questi profili colti nel recinto esclusivo della psicologia nasce quindi dalla mancanza di ciò che nel mito – e quindi nella tragedia classica – li rendeva più forti ma anche algidi e distanti e in certo mondo fissi e bidimensionali, ovvero la presenza degli dèi.
scene e luci Gianni Carluccio
costumi Daniela Cernigliaro
musiche e direzione del coro Pasquale Scialò
suono Hubert Westkemper
coreografie Luna Cenere
trucco Vincenzo Cucchiara
parrucchiera Sara Carbone
aiuto regia Luca Bargagna
foto di Lia Pasqualino
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Campania Teatro Festival – Fondazione Campania dei Festival
Il programma potrebbe subire variazioni