Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno da cornice tematica a un dramma in cui l’unica costante è l’inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni. Come tutte le ragazze libere è una commedia sulla necessità di andarsene via per poter realizzare pienamente la propria sessualità, per essere in grado di prendere decisioni sul proprio corpo e sulla propria vita. C’è la cultura pop americana, Skype, Instagram. Ci sono le nonne, la teoria critica e l’ambiente patriarcale di una piccola città. Attraverso i loro mezzi, le sette ragazze vogliono raccontarci tutto, tranne come sono rimaste effettivamente incinte durante una gita scolastica. Il mistero aleggia denso su quest’opera teatrale che, con la sua necessità di sfidare le regole preconfezionate dalla società, prova a riscrivere i concetti di famiglia e di patriarcato, rendendo artefici di questa piccola rivoluzione culturale un gruppo di teenager.
Di Tanja Sljivar
regia di Paola Rota
un progetto di Paola Rota, Tanja Sljivar, Simonetta Solder
con Silvia Gallerano, Liliana Massari, Irene Petris, Simonetta Solder, Sara Mafodda, Martina Massaro, Sylvia Milton
traduzione di Manuela Orazi
Lo spettacolo sarà preceduto il 9 novembre da un incontro presso La Sapienza – Università di Roma nel corso del quale la regista e parte del cast interverrà per un focus dedicato alle geografie e ai temi della drammaturgia contemporanea europea.
Il programma potrebbe subire variazioni