CondiVisa. Teatri in movimento lungo l’acquedotto

CondiVisa. Teatri in movimento lungo l’acquedotto

Rassegna di spettacoli prodotti dalla sinergia tra due fucine artistiche del V municipio, il Teatro Biblioteca Quarticciolo e la Fortezza Est di Tor Pignattara

Nell'ambito di Teatri in Comune 2021-2022

20.10.2022 ─
23.10.2022
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Via Ostuni 8
Municipio V

Informazioni

CondiVisa. Teatri in movimento lungo l’acquedotto è un progetto di scambio e condivisione tra due fucine artistiche del V municipio, il Teatro Biblioteca Quarticciolo e Fortezza Est di Tor Pignattara. Due spazi strutturalmente molto diversi tra loro, ma accomunati dallo stesso ideale di arte come seme di riqualificazione per la città, in particolare per il municipio V di cui entrambi sono linfa vitale di creatività e cultura.

PROGRAMMA

20 ottobre ore 21
TORTELLINI E IL GIORNO IN CUI FURONO INVENTATI
di Alice Bertini e Federico Gatti
con Carlotta Solide Aronica, Alice Bertini, Michele Breda, Federico Gatti
regia Alice Bertini
luci Marco D’Amelio
musiche originali Francesco Falanga
scene Leonardo Barroccu

Una donna e un uomo, derelitti ai margini, ma anche sciocchi cittadini integrati negli alienanti meccanismi della società. Un re, che questi meccanismi ha creato: l’esercizio del potere fine a sé stesso ma funzionale a un’idea di società. La noia, sentimento comune a tutte le figure seppur lontane tra loro. Tra una profezia arcana e un presagio interiore, una paradossale gara di cucina a premi fornirà a tutti l’occasione per realizzare i propri desideri; pericolosamente diversi tra partecipanti e giuria, ma anche tra partecipante e partecipante.

21 ottobre ore 21
LA FESTA È FINITA
regia di Giorgia Mazzucato
drammaturgia di Carolina Germini
con Eleonora Bernazza
una produzione SB Teatro

Rebecca e Sofia, oltre ad essere cugine, sono due amiche inseparabili. Cresciute nello stesso paese, a pochi metri di distanza, hanno sempre condiviso tutto. Se però Rebecca è goffa e imbranata, Sofia è agile e riesce in tutto. Da quando sono bambine sognano di festeggiare insieme i loro diciotto anni, ma quando il giorno della festa finalmente si avvicina, tra le due tutto improvvisamente cambia e nulla sarà più come prima. Attraverso un’esplorazione della memoria, Rebecca cerca di ripercorrere tutti gli eventi che l’hanno spinta a compiere quel gesto estremo.

22 ottobre ore 21
STORIA DI UNO CHE MI SOMIGLIA

Compagnia Kontra Moenia
di e con Livio Remuzzi
regia Arianna Di Stefano
collaboratori artistici: Matteo Ramundo, Maria Vittoria Rossi, Aldo Scarpitta.

Produzione Fortezza Est / Compagnia Kontra Moenia
con il sostegno di Festival Montagne Racconta

“Bisogna coltivare il nostro giardino” quest’ultima battuta chiude uno dei capisaldi
dell’illuminismo. In Storia di uno che mi somiglia di luce ne è rimasta poca: bisogna cambiare la lampadina. Il protagonista è un ragazzo che si è perso nel buio della sua stessa vita, non sa più riconoscersi in quello che fa e mette la testa sotto la sabbia come fa lo struzzo. Storia di uno che mi somiglia è il tentativo stralunato e tragicissimo di ritornare alla vita, di provare tenacemente a coltivare il nostro giardino in quello che di certo non è “il migliore dei mondi possibili” ma forse come per questo candido ragazzo, come per la sua piantina, c’è ancora una speranza… A proposito, lo struzzo: l’uccello più grande del mondo che non sa volare, poverino.

23 ottobre ore 17
ECO – ABOUT ELIZABETH
drammaturgia Leonardo Bianchi, Gian Maria Labanchi
regia Leonardo Bianchi
con Leonardo Bianchi, Maria Campana, Annachiara Fanelli, Claudia Guidi, Gian Maria
Labanchi e Luigi Pedranzini
Drammaturgia del suono Gian Maria Labanchi
Disegno luci Martin Emanuel Palma
Costumi Daniel Mantovani

Stanca di una vita priva di pace e libertà, e dopo essere miracolosamente scampata a due
attentati, Elisabetta ha un dialogo con la morte che le propone un patto: una vita, in cambio della libertà. Elisabetta accetta. In quei giorni a corte si presenta un nuovo poeta, Orlando. Il giovane nasconde un forte bisogno nei versi delle sue poesie: la necessità di abitare un corpo femminile. Elisabetta, perciò, invita Orlando a diventare se stessa.

Il programma potrebbe subire variazioni

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