Cosmogonie

Cosmogonie

Mostra dedicata all'arte di Laura Grisi, le cui opere vengono accostate a opere di Leonor Antunes, Nancy Holt e Liliane Lijn

Nell'ambito di MUSEO PER L'IMMAGINAZIONE PREVENTIVA - MACRO

21.03.2024 ─
25.08.2024
MACRO
Via Nizza, 138
Municipio II

Informazioni

La mostra Cosmogonie si muove attorno al lavoro di Laura Grisi, osservandolo da una prospettiva contemporanea, anche grazie all’accostamento con opere di artiste, quali Leonor Antunes, Nancy Holt e Liliane Lijn.

La ricerca di Laura Grisi è sfuggita alle categorie e definizioni del suo tempo. Sebbene il lavoro mostri una prossimità con le ricerche ottiche dell’arte cinetica, con la conformità alla società dei consumi tipica della Pop Art, con i materiali industriali e la geometria del minimalismo americano e con l’attitudine alla dematerializzazione dell’Arte Povera, si è tuttavia ricavato una posizione autonoma, il cui nomadismo è oggi al centro di una riscoperta, anche grazie a una serie di recenti mostre internazionali.

Sette grandi opere dell’artista realizzate con diversi media – suono, pittura, video e installazioni luminose – offrono una nuova occasione per entrare nelle sue riflessioni sulla percezione delle immagini e nelle sue esplorazioni delle tensioni tra natura e artificio che pongono l’attenzione su elementi marginali. La sua ricerca spesso si materializza nella creazione di installazioni e ambienti immersivi tecnologici che riproducono fenomeni atmosferici che permettono all’artista di cogliere lanatura come un «fatto mentale e tecnologizzato», conservando tuttavia un’energia intima e spirituale. 

Nel tentativo di ridefinire lo spazio e la sua immagine, l’artista utilizza materiali quali l’acciaio, il vetro e soprattutto il neon che le permette una malleabilità in termini di forme e colori prossima alla pittura, creando profondità illusorie e stratificazioni percettive. Le installazioni e ambienti immersivi tecnologici con cui riproduce fenomeni atmosferici le permettono di cogliere la natura come un “fatto mentale e tecnologizzato”, conservando tuttavia un’energia intima e spirituale. 

Il progetto espositivo accoglie una installazione di Leonor Antunes (1972) che assembla delle briglie per cavalli creando una presenza fluida e sospesa nello spazio, attenta ai materiali e alle tecniche artigiane di produzione e in contrasto con la solidità dell’architettura circostante; una fotografia di Nancy Holt (1938-2014) che ritrae le mutevoli condizioni di luce e ombra dell’installazione Sun Tunnels situata nel deserto dello Utah nel corso di una lunga giornata estiva, e una scultura di Liliane Lijn (1939) che nasce dalla sua ricerca negli anni Ottanta attorno alle forme organiche e alle sensazioni percepite tenendo in mano materiali naturali come una pietra bagnata appena sollevata dal letto di un fiume. 

Curatore: Luca Lo Pinto 
Coordinamento curatoriale: Matteo Binci 
Coordinamento produzione: Lorena Stamo 
Assistente di produzione:Livia Danese
Allestitori: Fabio Pennacchia, Matteo Pompili 

Un sentito ringraziamento a P420.

La mostra è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo. 

In copertina: Laura Grisi, Sounds, 1971. Courtesy Laura Grisi Estate, Roma e P420, Bologna

Il programma potrebbe subire variazioni

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