Per la sezione ARITMICI viene esposta per la prima volta in forma di mostra la storia di una ricerca fondata su un’interazione continua tra arte e scrittura, che ha dato vita a un percorso verbo-visivo libero e ricco di articolazioni. Dagli studi a Roma, a cavallo degli anni Cinquanta, al rapporto con Giuseppe Ungaretti, alla sperimentazione linguistica e letteraria degli anni Sessanta, al trasferimento per insegnare negli Stati Uniti nel 1968, fino all’apertura nel 1978 di una galleria che da Bologna si sposta a Roma, Boston, New York, la vita di Mario Diacono è sempre stata caratterizzata dalla relazione con gli artisti, tra cui rientrano figure come Vito Acconci, Claudio Parmiggiani, Enzo Cucchi, Donna Moylan, David McDermott & Peter McGough, Francesco Clemente.
La mostra presenta una costellazione di ephemera, riviste, libri, fotografie e opere a lui dedicate dagli artisti con cui ha collaborato.
Il programma potrebbe subire variazioni