A cura di Andrea Acocella / BAR.LINA con La Diamond
La mostra DIAMOND DUST, a cura di Andrea Acocella / BAR.LINA, nasce con l’intento di portare per la prima volta a Roma un’esposizione interamente dedicata all’universo estetico e politico di una delle drag queen italiane più influenti e riconoscibili del momento, La Diamond.
Il progetto prende forma come un percorso immersivo che intreccia moda, performatività e teoria queer, con particolare attenzione ai concetti elaborati da autori come Judith Butler, Paul B. Preciado e Jack Halberstam, nei cui scritti si affronta la costruzione sociale del genere e la possibilità di decostruirlo attraverso pratiche performative che si collocano ai margini del visibile e del conforme, come appunto il drag; La Diamond, con i suoi look teatrali e impeccabili, non si limita a rappresentare un’estetica femminile, ma la destabilizza, la esaspera, la ricostruisce continuamente, dando corpo a quella che Butler definisce “la parodia sovversiva del genere”, e trasformando ogni apparizione in un atto politico di resistenza e visibilità. La mostra si articolerà in sezioni tematiche fluide, senza una gerarchia lineare, così da favorire un’esperienza spaziale che rispecchi la natura fluida e stratificata del soggetto queer. Roma, pur essendo una capitale europea e città attraversata da una ricchissima storia di alterità e dissidenza, non ha mai ospitato un evento simile e secondo ricerche preliminari condotte tra pubblico e operatori culturali, esiste un interesse diffuso, curioso e appassionato verso la possibilità di fruire del drag come pratica artistica espositiva, non confinata al palco ma valorizzata come archivio vivente, oggetto d’arte e strumento critico, capace di parlare a un pubblico intergenerazionale e multidisciplinare. DIAMOND DUST si presenta quindi come un’occasione unica per riflettere su temi cruciali della contemporaneità – identità, rappresentazione, potere, marginalità – attraverso un linguaggio visivo e performativo che sovverte i confini tra arte, moda, attivismo e soggettività, restituendo alla città uno spazio di pensiero e immaginazione radicale, dove il corpo queer diventa dispositivo di libertà.
La manifestazione è raggiungibile con i seguenti mezzi:
Accademia Italiana – Viale dello Scalo S. Lorenzo, 10
Metro A e B Termini + bus e tram + car/moto sharing
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura è vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
Il programma potrebbe subire variazioni