DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO

DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO

Spettacolo di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con Carlo Durante, Barbara Petti e Anđelka Vulić per bambine e bambini dai 5 anni in su

Nell'ambito di Teatri in Comune 2023-2024

17.03.2024 ORE 17:00 Teatro del Lido
Via delle Sirene, 22
Municipio X

Informazioni

• Cascasse il Mondo
Teatro Koreja
in collaborazione con Babilonia Teatri
DIRE FARE BACIARE LETTERA TESTAMENTO
di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani
con Carlo Durante, Barbara Petti, Anđelka Vulić
tecnici Alessandro Cardinale, Mario Daniele
organizzazione e tournée Georgia Tramacere
comunicazione Paola Pepe
promozione Antonio Giannuzzi
amministrazione Fabiola Centonze
segreteria Gabriella Vinsper

dai 5 anni in su
durata: 50’

Un’ode al bambino. Un canto alla sua bellezza, all’infinita gamma di possibilità che ognuno ha davanti, quando nasce… perché un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.

“Dire fare baciare lettera testamento è il nostro personale manifesto dei diritti del bambino. Riflette su un tempo, il nostro, e su una società caratterizzati da ritmi sempre più frenetici ed accelerati, dove spesso i bambini vengono trattati come piccoli adulti, senza rispettare i loro tempi, i loro bisogni e senza riservare loro ascolto adeguato. Lo spettacolo, attraverso diversi quadri che si susseguono con ritmo travolgente, mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fiducia. Dire fare baciare lettera testamento è una proposta di gioco rivolta ai bambini, ai loro genitori, maestri e agli adulti in genere. È un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare insieme. Lo spettacolo non racconta una storia, ne racconta tante. Racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l’aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi. Si gioca perché giocare è il lavoro dei bambini. Per giocare però servono delle condizioni che lo permettano e queste condizioni non sono i bambini a doverle creare, sono i grandi. Per giocare servono i bambini non i giochi. Un bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.” Valeria Raimondi, Enrico Castellani

Un bambino ha diritto al dialogo. / Ha diritto alla quiete e al silenzio. / Ha diritto ad uscire quando piove, a giocare con l’acqua, a saltare nelle pozzanghere e a bagnarsi. / Ha diritto a piantare chiodi, a segare e raspare legni, a scartavetrare, a incollare. / Ha diritto a rompere le uova, a sbatterle e a impastare l’acqua e la farina. / Ha diritto a giocare con la terra, a fare torte di fango e castelli di sabbia. / Ha diritto agli odori. / Ha diritto al buio, a giocare con le ombre e le pile. A dormire la notte all’aperto. / Un bambino ha diritto all’alba e al tramonto. / Ha diritto alle sfumature, / al sole che sorge, / all’aurora, / ha diritto al crepuscolo, / ha diritto ad ammirare la notte, la luna, le stelle / ha diritto ad incontrare i fantasmi e ad avere paura.

Il programma potrebbe subire variazioni

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