Dolore sotto chiave e Sik-Sik, l’artefice magico, due tra i lavori più preziosi della tradizione eduardiana, riflessione sul mondo del teatro come metafora della vita.
Carlo Cecchi, tra i maestri del teatro italiano, funambolo e innovatore della scena che ha attraversato il Novecento, restituisce l’amarezza e il realismo di Eduardo De Filippo, la sua capacità di essere graffiante a partire anche da una sola invenzione paradossale. Si incontrano così sulla scena due tra le più grandi personalità più rigorose e rivoluzionarie del teatro, che da sempre hanno combattuto, dentro e fuori la scena, per un “teatro vivente”.
Il programma potrebbe subire variazioni