Le danze eseguite dalle danzatrici Choros sono ipotesi di danza dell’antica Roma. Dalla collaborazione, a partire dal 1997, con i gruppi musicali Synaulia e Ludi Scaenici, nasce un lavoro di archeologia sperimentale, con ricostruzioni e ipotesi coreutiche basate sulle immagini che ci arrivano dal passato.
Le danzatrici antiche danzavano nei riti, o per spettacoli, o venivano richieste per feste e banchetti. Sono raffigurate in movimento e mentre usano piccoli strumenti a percussione, come cimbali, tamburi o crotali. Il gran numero d’immagini ha consentito una ricostruzione sperimentale ‘filmica’, permettendone la sovrapposizione come in una sequenza. Nelle ipotesi coreutiche ha avuto molta influenza l’antica tradizione popolare greca ed italiana, quasi a supporre che siano arrivati a noi, attraverso la cultura popolare, passi e movenze antiche.
Alcune danze sono ispirate agli scavi di Ostia Antica (il Teatro, il Thermopolium della via di Diana, la Caupona di Alexander e Helix, il Campo della Magna Mater, la Necropoli, il Museo Ostiense dove si trovano un fregio di Atena e un sarcofago con scene bacchiche), altre ricostruzioni coreografiche sono ispirate alle feste, ai banchetti o ai riti.
ricostruzione coreografica Anna Cirigliano
con Paola Nappi, Anna Cirigliano
e le danzatrici di Choros archeologia e danza
durata 50’
Il programma potrebbe subire variazioni