Con letture di Jacopo Rampini.
Introduce Danco Singer.
“Non morirai” mi aveva detto Poseidone “perché tu sei destinato a diventare re dei Troiani, e così i figli dei tuoi figli”.
Di quali Troiani sarei mai dovuto diventare re, ora che la città era assediata dai Greci e prima o poi ci avrebbero ammazzati tutti?
La città bruciava e la gente annegava nel sangue attorno a me, eppure io mi ritrovai con mio padre sulle spalle, mio figlio attaccato al braccio sinistro, mentre col destro stringevo le immagini dei nostri dei. Creusa, mia moglie, però no, lei non c’era. Per questo penso che a volere la mia fuga fosse stato il destino: altrove qualcuno aveva decretato che un giorno il suo posto sarebbe stato preso da un’altra donna.
Se davvero, come alcuni dicono, Ulisse ha viaggiato per conoscere, ci sono due cose che lui non conobbe, mentre io, Enea, le ho conosciute.
La prima? Ulisse non ha mai camminato dentro il suo passato.
La seconda? Lui non ha mai conosciuto l’amore, io sì.
Il programma potrebbe subire variazioni