ESSERE SENZA FIGLIꞫ E CREARE POSSIBILITÀ
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ESSERE SENZA FIGLIꞫ E CREARE POSSIBILITÀ

In mostra le opere di Marta Cavicchioni realizzate per il progetto Lunàdigas

Nell'ambito di Teatri in Comune 2023-2024

05.04.2024 ─
28.04.2024
Teatro del Lido
Via delle Sirene, 22

Informazioni

Lunàdigas & Marta Cavicchioni
ESSERE SENZA FIGLIꞫ E CREARE POSSIBILITÀ
opere di Marta Cavicchioni

Opere di Marta Cavicchioni, realizzate per il progetto Lunàdigas, che disinnescano le convenzioni sociali sulla genitorialità e aprono ad orizzonti poco esplorati, dove affetto e desiderio trovano altre forme per esprimersi. In occasione del vernissage, proiezione del docufilm Lunàdigas.

“Come fare una mostra che parli di e per le persone che non hanno trovato nella riproduzione un senso di sé? Una mostra per Lunàdigas? Ho provato a farlo con affetto. Cos’è l’affetto? Quali e quante possono essere le relazioni affettive? Per provare a rispondere davvero, bisogna disinnescare le consuetudini sociali e culturali che vogliono l’affetto rinchiuso in ruoli e legami per un ordine sociale efficiente. Efficiente socialmente, per il capitale, per il consumo, per la produzione. La confusione nasce, forse, nel voler chiamare affetto quello che è invece un sistema. Nulla ha a che vedere con le emozioni e le relazioni amorevoli che ci muovono: gratuite, sconsiderate e poco efficienti, se non addirittura controproducenti. Questa esposizione di me e delle mie opere sicuramente non è efficiente. Forse, se riuscirà a fare breccia nei cuori, sarà, tutt’al più, efficace. Efficace nel muovere domande, nel fare nascere il desiderio di volersi immaginare. Nel fare emergere voi insieme a me: noi. Perché l’affetto si può sommare, non si sottrae, al limite migra per lasciare spazio alle trasformazioni. Un affetto può essere così efficace da poterlo sentire, riconoscerlo e nel quale riconoscersi? Forse. Chissà. E allora vi invito al gioco con le parole e i loro significati, reclamo attenzione, coloro i ricordi dellɜ antenatɜ, indosso e abito diritti, impasto bozzoli di possibilità, ballo e mi animo per un ritmo negato, canto di meraviglia e affetto di ogni specie e proseguo su strade in luoghi sconosciuti. Mi domando se riusciremo a fare insieme un esperimento di opera collettiva e non lo so, ma ci provo. Con affetto, lasciando aperta la porta per meravigliarmi. E respiro”. Marta Cavicchioni

Il programma potrebbe subire variazioni

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