Fantomas – VR Arab Science Fiction
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Fantomas - VR Arab Science Fiction

Mostra d'arte in realtà virtuale in cui il pubblico può utilizzare visori VR per vivere 6 progetti immersivi creati dai partecipanti al Fantomas Lab

Nell'ambito di FOTONICA FESTIVAL 2023

02.12.2023 ─
10.12.2023
Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, Roma, RM, Italia

Informazioni

Fantomas Lab è stato organizzato sotto la supervisione degli artisti Jean François Robin e Maha Maamoun, con il contributo di ospiti quali Nadim Choufi, Assem Hendawi e Huniti Goldox e il supporto tecnico di 412 labs. La VR Arab Science Fiction è nata dalla collaborazione tra VAF, Flyer e Medrar for Contemporary Art, implementata nel programma All-Around Culture di L’art Rue & MitOst finanziato dalla Comunità Europea. Sette partecipanti, selezionati tramite l’open call di Fantomas, hanno collaborato con Maha Maamoun per otto settimane, sviluppando concetti e trattamenti implementati nella produzione degli artisti sotto la supervisione di Jean Francois Robin. Alla fine del periodo, i sei lavori d’arte sono stati esposti per la prima volta dal 1° al 22 dicembre 2022 presso Medrar, con ciascun artista che ha contribuito a creare un ambiente intorno al visore.

VR che completasse il tema del proprio progetto e invitasse il pubblico a vivere un’esperienza immersiva. Mostre:
– 1° – 22 dicembre 2022: Medrar – Il Cairo – Egitto
– 13 – 16 aprile 2023: LPM – Münster – Germania
– 16 – 20 giugno 2023: VAF – Ramallah – Palestina
– 23 – 24 settembre 2023: Spring Attitude Festival – Roma – Italia

Opere d’arte:
1. “Circles” di Sarah Ayman
2. “Anachronistic Spaces” di Tlon
3. “Frog” di Ahmed Aiubi
4. “IN CIRCO” di Amr Ali e Mena Safwat
5. “Speculation” di Fahed Sayej con il contributo tecnico di Bola Tharwat e Marwan Osama.
6. “A lonely World” di Hafez Hamdallah

Artworks:
Opere d’arte:
1. “Circles” di Sarah Ayman
“Circles” rappresenta le emozioni umane come individui con sentimenti propri; alcuni di essi corrono in cerchi, altri cercano di liberarsi. Il progetto mette in discussione la nozione di realtà virtuale (VR); è essa un medium privo di sentimenti? Potremmo avere opinioni diverse su questo argomento. Tuttavia, possiamo tutti concordare sul fatto che la tecnologia sta prendendo il sopravvento nel futuro. Cosa diventerà di noi se non saremo in grado di esprimere il nostro vero sé in questo futuro prevedibile? Renderà questo mondo, a sua volta, privo di emozioni?

2. “Anachronistic Spaces” di Tlon
Un percorso attraverso uno spazio espositivo, dove opere artistiche cinematografiche sono collocate in un ambiente straordinario. Lo spettatore cammina attraverso opere cinematografiche, circondato da elementi che escono dagli schermi sospesi tra cielo e terra; formando una mappa propria. “Anachronistic Spaces” pone domande sulla materialità e la forma del film: Come potrebbe l’esperienza XR potenzialmente costruire narrazioni diverse per opere già esistenti? “Anachronistic Spaces” sperimenta le modalità di visione cinematografica e di immagini in movimento – come potrebbe questo spazio cinematografico fantasma esporre una possibilità diversa per la vita del film?

3. “Frog” di Ahmed Aiubi
Viviamo in una crisi! Emergenze ambientali, politiche, etiche e culturali ci affrontano quotidianamente a causa dello stato del pianeta. Una situazione critica è emersa dalla nostra tradizione umanista e dal modo in cui ci percepiamo come eccezionali, separati e in posizione di sfruttare natura e animali non umani a nostro vantaggio. Il progetto cerca di allontanarsi dalla posizione antropocentrica a favore del mondo delle rane; simbolo di un essere non umano, per esplorare i metodi attraverso i quali essi vivono il mondo. “Le rane sono considerate specie indicatori perché sono le prime a essere colpite dalla degradazione dell’ambiente. La loro diminuzione potrebbe essere un avvertimento che il nostro pianeta sta diventando inabitabile.” “Frog” si ispira alle teorie postumane; utilizzando metodi di design immersivo per costruire un mondo immaginario audiovisivo e immersivo delle rane come motivo per spostare la prospettiva della nostra percezione dell’ambiente.

4. “IN CIRCO” di Amr Ali e Mena Safwat
“In Circo” riguarda l’esplorazione delle aree in cui la percezione potrebbe essere ingannata. Questo progetto è un viaggio che inizia da una stazione, passa attraverso luoghi multipli, esplora i confini tra coscienza e incoscienza, per coinvolgere le nostre percezioni del mondo e mostrare come potrebbe essere illusorio. “Circo” è un mondo a 360 gradi, un mondo onirico senza un vero inizio né una fine, solo ritmo.

5. “Speculation” di Fahed Sayej con il contributo tecnico di Bola Tharwat e Marwan Osama.
L’arte della speculazione si è evoluta fin dall’inizio dei tempi. È diventata uno degli istinti umani che indicano come vivono e interagiscono. Tale vita è rappresentata nel progetto come quattro fasi divise in due categorie principali; la vita fisica e l’aldilà. Nella prima fase del progetto, il giocatore deve attraversare il labirinto della Vita. Il labirinto ha molteplici percorsi, ed è compito del giocatore prendere quello difficile o quello facile. La seconda fase dà al giocatore un’agenzia minima; con piani rotanti e un timer, al giocatore è dato un tempo limitato per raggiungere un certo punto. La terza fase funge da fase di transizione tra il mondo fisico e l’aldilà. Alla fine dell’Istmo, il giocatore attraversa il portale finale che lo trasmette alla fase finale; l’aldilà. Contrariamente alle tre fasi della vita fisica, la fase dell’aldilà è leggera, ariosa e luminosa; il movimento così unico che dà al giocatore una percezione diversa dello spazio e un nuovo potere. Tuttavia, la speculazione non si ferma qui.

6. “A lonely World” di Hafez Hamdallah
E se il nostro pianeta fosse distrutto? Come sarebbe la nostra esistenza? Cosa succederebbe se acquisissimo un altro territorio? Sabbie, laghi, montagne… forse in una dimensione diversa? O forse un mondo semplice pieno di complicazioni… Forse uno a cui nessuno appartiene, un mondo senza gruppi o feste, forse siamo solo un essere virtuale in fuga da tutto a cui appartiene; cercando un modo, cercando un altro mezzo per raggiungere ciò a cui desidera appartenere, un altro pianeta a cui rivolgersi… Cosa succede se non abbiamo il potere di plasmare il nostro pianeta? Qual è la migliore cosa per il nostro futuro?

Il programma potrebbe subire variazioni

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