fermento, 00121 Ostia: Etnografia sonora
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fermento, 00121 Ostia: Etnografia sonora

Evento itinerante per occhi e orecchie che racconta, e reinventa, il territorio di Ostia Ponente. Ideazione e realizzazione Massimo Carozzi e Agnese Cornelio 

Nell'ambito di OLTRE IL MARE

03.12.2022 ─
04.12.2022
Teatro del Lido
Via delle Sirene, 22

Informazioni

ideazione e realizzazione Massimo Carozzi e Agnese Cornelio

ricerche e contenuti in collaborazione con
Flavio Del Gracco, Federica Balducci, Laura Schettino, Ivan Gasbarrini, Chiara De Angelis, Dafne Rubini
produzione AREA06 nell’ambito di fermento \\\ territori suoni moltitudini
con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo,
vincitore dell’Avviso Pubblico
Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022
promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali
in collaborazione con Teatro del Lido di Ostia, Alter Eco

Ponendosi in bilico fra cartografia sonora, soundwalk e documentario sonoro, Agnese Cornelio e Massimo Carozzi compongono una drammaturgia partecipata per occhi e orecchie che racconta, e reinventa, il territorio di Nuova Ostia. Guidati da un gruppo di artistə, attivistə e residenti nell’esplorazione del quartiere, Agnese e Massimo hanno raccolto registrazioni ambientali, conversazioni e interviste, attraversando un territorio complesso, incastrato tra il mare e la foce del Tevere, illuminato da quella “luce straziante” in cui Pasolini aveva immaginato di decomporsi. Un quartiere isolato dal resto della città a causa di una ferrovia obsoleta e malfunzionante, l’ultimo avamposto prima della gentrificazione, un approdo per circensi, religiosə, persone in cerca di un luogo da chiamare casa. Abbandonati dalla città, gli/le Ostiensi, hanno sviluppato pratiche di occupazione abitativa e culturale, e pratiche collettive di gestione del bene comune. Forme di resistenza contro l’abbandono che sono state praticate collettivamente.

Questo intreccio di voci e suoni è restituito all’ascolto in forma di soundwalk, permettendo al pubblico di insinuarsi in questa sorta di documentario acustico.

È chi ascolta, muovendosi tra i luoghi della mappa, a realizzare il montaggio, in un’esperienza di contemplazione dello spazio urbano che fonde realtà e immaginazione.

Il programma potrebbe subire variazioni

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