FILOTTETE

FILOTTETE

In scena la celebre tragedia di Sofocle

Nell'ambito di Teatri in Comune 2023-2024

06.03.2024 ─
07.03.2024
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino

Informazioni

Aiuto regia Luigi Di Raimo
Costumi Adriano Evangelisti Cicci Mura
Musiche Patrizio Maria D’Artista
Sarta realizzatrice Luigina Ponzo
Mov. coreografici Alessandra D’Anna
Ass. all’org. Ester Margherita Bina
Direzione tecnica Gabriele Cavallari
Ass. alla regia Francesca Pimpinelli
Elementi di scena realizzati in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico CARAVAGGIO per attività di P.C.T.O (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) coordinati dal Prof. Francesco Mattei
Tradotto da Francesca Amoroso, Arianna Bontempi, Danila Gaggiotti, Bernardo Pozzi, Ada Ioana Rabita,  Andrea Satta, Riccardo Stigliano, Arianna Zanier – Corso di Laurea Magistrale in Filologia, letterature e storia del mondo antico
Con la collaborazione di Andrea Marcucci, Tommaso Suaria
Interpretato da Lorenzo Bianconi, Marco Caroletta, Fabrizio Cavallo, Aurora Cesaroni, Antonino Ivan Coppola, Alessandra D’Aloisi, Ruggero Desario, Costanza Frasso, Carolina Elisabetta Gaudio, Alessandra Giovannetti, Maria Paola Iervolino, Atefeh Kheradmand, Matteo Lofrese, Valerio Lombardi, Agnese Magistri, Paolo Mazzocchio, Davide Montalbano, Alice Pesce, Lisa Ponzuoli,  Marco Procaccini, Giulia Runa Ramaccini, Elettra Jamila Rinaldi, Eleonora Rossini, Sara Sinibaldi, Greta Tomassi

THEATRON – Teatro Antico alla Sapienza

THEATRON – Teatro Antico alla Sapienza è un progetto ideato e coordinato dalla Professoressa
Anna Maria Belardinelli, ordinario di Filologia Classica presso la Sapienza Università di Roma, che si propone di diffondere e condividere l’esperienza unica del teatro greco e latino classico nelle sue diverse forme e nelle sue moderne rivisitazioni, con l’obiettivo di produrre traduzioni e messe in scena di testi di Teatro Classico che conservino intatti il significato e i valori originali e nello stesso tempo siano adatte ad essere rappresentate in spettacoli moderni ed accessibili ad un pubblico lontano nello spazio e nel tempo dal contesto di origine.

Una grave ferita al piede, provocata dal morso di un serpente velenoso, affligge Filottete che, per il cattivo odore emanato dalla piaga e per le grida lancinanti causate dal dolore, viene abbandonato dai Greci sull’isola di Lemno. Nella versione proposta da Sofocle, portata in scena nel 409 a. C., la reiterata descrizione delle miserevoli condizioni di vita di Filottete, nonché la scelta di collocare la vicenda in un luogo deserto e inospitale, che priva l’eroe di qualsiasi sostegno umano (aphilos), mettono in evidenza il tema della solitudine in cui un uomo può trovarsi se affetto da una malattia. Il Filottete di Sofocle è una tragedia dalle dinamiche sceniche scarne, dalle quali, tuttavia, si sviluppa una continua tensione delle emozioni. Il legame di fiducia (pistis) e di amicizia (philia) che progressivamente si instaura tra Filottete, abbrutito dalla malattia, e il giovane Neottolemo, che deve sottrargli l’arco e le frecce per ordine di Odisseo, si traduce in un bisogno di reciprocità, in un dovere ad agire e cooperare insieme in vista di un destino più grande che, con l’intervento finale di Eracle, riprende tutta la luminosità dell’atmosfera epica ed eroica.
La traduzione proposta da Theatron è prodotta sulla base di questa lettura del Filottete e suggerisce un’interpretazione dell’idea di philia quanto più possibile conforme alla concezione antica, per la quale essa rivestiva una dimensione interpersonale e politica assieme.

Il programma potrebbe subire variazioni

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